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Testimonianza di Graziella Pezzoli
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Testimonianze
Testimonianza di Graziella Pezzoli
Graziella Pezzoli trascorre le sue vacanze estive a Zambrone da molti anni. Considerato il suo mai proclamato amore… per la Calabria, le è stata chiesta una confessione pubblica! L’autrice della lettera con semplicità e immediatezza comunicativa fa un ritratto della locale realtà, chiaro, leggiadro e puntuale. Grazie, per la franchezza e le considerazioni semplici e dirette. Proprio per questo tutt’altro che banali…
PASSIONE BERGAMASCA
Carissimi amici zambronesi,
Mi chiedete come vedono la Calabria gli occhi di una bergamasca. Dipende da come la guardano. La prima volta che trascorsi le vacanze estive (11 anni fa) la Vostra terra mi apparve bellissima, con quel mare dall’acqua limpida, la spiaggia fine e quei tramonti mozzafiato. Il paese non offriva molto a livello turistico ma Massimo e io, all’epoca fidanzati, passavamo le nostre giornate sulla spiaggia e le serate in compagnia degli amici, nelle caratteristiche città lungo la costa. E questo ci bastava. Non guardavo la Calabria con lo “schema mentale” della bergamasca ma come una viaggiatrice, avida di scoprire sempre cose nuove nella terra che attraversa. In dieci anni tante cose sono cambiate: Massimo ed io ci siamo sposati ed ora veniamo a Zambrone con Gilda e Virna, le nostre bimbe di sette e due anni. Considerate innanzitutto che per noi è impossibile accedere alla spiaggia principale, perchè non riusciamo mai ad essere pronti prima delle dieci del mattino e a quell’ora non esiste la possibilità di trovare un parcheggio per l’auto, neanche a pagamento. Quando poi non si può scendere al mare (per motivi climatici o problemi soggettivi) in paese non esiste un piccolo parco ombreggiato dove è possibile fare giocare i bimbi. A quel punto le giornate sembrano interminabili. Gran parte delle nostre serate le passiamo nella piazzetta della Chiesa dove, anche se non ci sono giochi, i bambini hanno tutto lo spazio per correre. Ricordo tempo fa (e siccome qualcuno di Voi era presente, sa che non mento) un’interminabile serata passata ad aspettare una pizza in un locale della marina. Abbiamo cenato dopo oltre tre ore di attesa! Vi confesso che nella circostanza ho iniziato a rimpiangere la puntualità dei bergamaschi, l’efficienza dei milanesi, la mentalità turistica dei romagnoli e mi sono chiesta perché devo… continuare a passare le mie vacanze a Zambrone. Dopo una breve meditazione ho trovato la risposta. Per me venire a Zambrone significa soprattutto rivedere gli amici che, nonostante le mie diverse abitudini, non mi hanno mai fatto sentire una “straniera”. Significa commuovermi ancora una volta di fronte alla presenza imponente di Mata e Grifone e alla musica che accompagna la loro danza. Starei delle ore ad ascoltare quando mi parlate delle Vostre tradizioni (ho “divorato” in una sera il libro sulle origini dei Giganti) e quando qualcuno di Voi mi narra la vita dei “personaggi” che qui hanno vissuto. Un’emozione profonda ha sempre suscitato in me anche “la Madonna a mare” del 15 di agosto. Nei miei ricordi c’è la strada che da Zungri porta a Zambrone: la grande campagna che costeggia l’asfalto, in fondo alla quale si intravede il mare, mi fa sentire piccola ma allo stesso tempo parte di qualcosa di molto più grande di me. Inoltre per me la Calabria si identifica in quell’inebriante e pungente odore di peperoni arrostiti che si sente a mezzogiorno percorrendo le strade del paese e che mia figlia, a ragione, chiama “il profumo di Zambrone”…
Graziella Pezzoli
Pubblicato su Cronache Aramonesi, settembre 2007 - anno III, n. 4
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
frazione San Giovanni, Viale Antonio Gramsci numero 3 - 89867 Zambrone (VV) - Italia