ZAMBRONE, Possibile l’apertura della crisi con il sindaco chiamato a dare spiegazioni
COMUNE, MAGGIORANZA IN BILICO
Fibrillazioni all’interno del gruppo dopo l’azzeramento della Giunta
di NICOLA COSTANZO
ZAMBRONE - La decisione del sindaco, Giovanna Pileggi, di revocare la giunta ha colto di sorpresa tutti. In primis la maggioranza che mai avrebbe immaginato una scelta di questo tipo. In secondo luogo i due gruppi di minoranza che allo stato non hanno intrapreso alcuna iniziativa politica. Infine la cittadinanza che una tale evenienza non l’avrebbe mai ipotizzata. Una decisione di cui si vociferava da qualche giorno ma che non aveva avuto alcun materiale riscontro. Insomma, tutto sembrava scorrere senza particolari intoppi e problemi. E invece, nella mattinata dell’altro ieri la clamorosa sorpresa di azzerare l’esecutivo. In questi primi sette mesi di amministrazione si era registrata un’ordinata, per quanto vivace, dinamica politica-amministrativa. Nulla, quindi, lasciava presagire tale decisione. Inevitabili i riflessi sul piano politico locale. In ogni caso, per ora, non si registrano decisioni successive a quelle adottate mercoledì. In merito ai due assessori rimossi va spesa qualche parola, utile a delinearne il profilo politico. Entrambi sono professionisti che riscuotono generalizzata stima. Carlo Muggeri, architetto del capoluogo è esponente di una famiglia già impegnata in politica. Sia il nonno che il padre dell’ex vicesindaco hanno ricoperto, in passato, il ruolo di amministratore locale. E così lo zio, Carlo Cognetto, sindaco per tre mandati del comune di Zambrone. Idem Pasquale Tripodi, giovane architetto umanamente apprezzato, soprattutto, per il garbo, l’umiltà, la generosità e la sua capacità relazionale con i giovani. Anche l’omonimo nonno è stato amministratore comunale, mentre la sua famiglia è sempre stata espressione politicamente attiva e coerente nelle fila della Democrazia cristiana. Insomma, due figure che sebbene alla loro prima esperienza amministrativa sono portatori di storia, tradizione ed esperienza politica. Intanto nel paese si discute sui possibili scenari. Fare una previsione è pressoché impossibile. Di certo, nei prossimi giorni si delineeranno i nuovi assetti amministrativi. Da sottolineare che sul capoluogo tirrenico, gli scontri sul piano politico sono sempre stati improntati a un’accesa dialettica che tuttavia, in epoca recente sono stati anche estremamente rispettosi delle varie sensibilità umane e politiche. “La politica -affermava Otto von Bismark” è l’arte del possibile”. Come orientare e in quale direzione ciò che “possibile”, nella democrazia appartiene solo ed esclusivamente ai cittadini.
Pubblicato su Il Quotidiano il 12 febbraio 2016, p. 19