ZAMBRONE Un parente dell’assessore condannato nell’ambito del processo “Dinasty”
LA GIUNTA “LICENZIATA” IN TRONCO
Revocate le deleghe al vicesindaco Carlo Muggeri e a Pasquale Tripodi
di NICOLA COSTANZO
ZAMBRONE – Mercoledì di sorpresa per il comune di Zambrone. E ciò per i due decreti emessi da sindaco di Zambrone con cui sono stati revocati i due assessori in carica. Il primo concerne il vicesindaco Carlo Muggeri. Questa la motivazione: “Alla luce dell’esperienza di inizio mandato, valutata l’inopportunità politica di contare in seno alla giunta su assessori la cui professione possa interferire, anche solo potenzialmente, con l’attività di governo della cosa pubblica, atteso che la professione che l’assessore Muggeri esercita sul territorio comunale è in potenziale conflitto di interessi, nonostante l’assoluta rettitudine del citato professionista; ritenuto che la sopra descritta situazione si pone come incompatibile alla prosecuzione di un rapporto fiduciario, in seno alla giunta comunale ed è motivo sufficiente allo scrivente per procedere alla revoca della nomina effettuata all’assessore Muggeri con decreto numero 4/2015 e del conferimento delle relative deleghe attribuite con proprio successivo decreto prot. n. 3285/2015”. Per quel che concerne l’altro assessore, Pasquale Tripodi, il licenziamento è riconducibile, secondo quanto si ricava dal decreto in argomento, al suo rapporto di parentela con persona già condannata nell’ambito del processo “Dinasty”. Una circostanza rilevata qualche settimana fa da un giornale on line. A tale proposito è peraltro specificato che erano state chieste, invano, dal capo dell’esecutivo comunale, le dimissioni dell’assessore. “La sopra descritta situazione -puntualizza il decreto- si pone come incompatibile alla prosecuzione di un rapporto fiduciario in seno alla giunta comunale, pur apprezzando, in questi mesi di inizio mandato, la sensibilità ed il sentimento di responsabilità istituzionale mostrato dal citato assessore, ed è motivo sufficiente allo scrivente per procedere alla revoca della nomina effettuata all’assessore Tripodi giusta decreto numero 4/2015 e del conferimento delle relative deleghe attribuite con proprio successivo decreto prot. n. 3245/2015”. A ciò si aggiunga che, per come ricordato dai due decreti: “I provvedimenti di revoca di un assessore non richiedono comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della Legge 241/90, come confermato anche dalla recente giurisprudenza amministrativa”. Tanto più che: “Ai sensi del comma 4 dell’articolo 46 D.lgs 267/2000 il sindaco può revocare uno o più assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio”. Una decisione particolarmente rilevante che è adottata a soli sette mesi dalle elezioni amministrative.
Pubblicato su Il Quotidiano l’11 febbraio 2016 p. 22