>
Aramoni.it
>
Storia
>
Sindaci di Zambrone
>
Intervista a Vincenzo De Ferrante
Home Page
Scomparso il sindaco De Ferrante
pagina vista 1617 volte
Sindaci di Zambrone
Intervista a Vincenzo De Ferrante
Il signor Vincenzo De Ferrante è nato a Zambrone il 17 novembre 1925. Per molti anni (1948-1968) ha svolto l’attività di insegnante presso la scuola elementare del capoluogo. Vive stabilmente a Lamezia Terme da molti anni. Ma c’è stato un tempo in cui la sua presenza per le strade del paese era puntuale e costante. Più precisamente, dal 17 gennaio 1961 al 6 dicembre 1964, allorquando ricoprì la carica di sindaco del Comune di Zambrone. E’ il più anziano dei tre ex sindaci ancora in vita. Ha retto le sorti dell’amministrazione comunale in un’epoca di miseria e difficoltà, disagio e sofferenza. L’intervista pubblicata vuole essere anche un omaggio alla sua attività svolta per la crescita della comunità zambronese.
Per quanti anni ha svolto l’attività di insegnante presso la scuola elementare di Zambrone?
Dal 1948 al 1951 ho insegnato nella “scuola popolare”. Dal 1951 al 1968 presso la scuola elementare e il “Centro di lettura”. Ho avuto alunni illustri, tra cui l’attuale sindaco, Pasquale Landro e altri due ex sindaci, Salvatore L’Andolina e Domenico Varrà.
Da dove è nato il Suo impegno politico?
Su richiesta dei coltivatori diretti ho accettato la candidatura che poi si è rivelata vincente.
Ricorda chi erano gli assessori di quell’amministrazione?
Giuseppe Grillo era il vice-sindaco (poi diverrà sindaco di Zambrone, ndc). Giuseppe De Carlo, Vincenzo Grillo, gli altri assessori.
E i suoi oppositori?
I rappresentanti della sinistra. Fortunato Russo era comunista. Micuccio Grillo socialista. Quest’ultimo lo ricordo bene. Era un uomo generoso, leale. Amava la politica e la causa socialista più della sua stessa vita; sempre pronto a spendersi per gli altri. Politicamente era molto preparato. L’opposizione mi diede un grande aiuto ad amministrare la comunità. Non c’è un solo atto importante che non sia stato concordato e condiviso con i socialisti e i comunisti dell’epoca.
Quali furono le opere realizzate dalla amministrazione da Lei capeggiata?
Innanzi tutto l’istituzione della scuola media. Zambrone, in verità, non avrebbe avuto diritto al suddetto istituto, in quanto la sua popolazione era inferiore ai tremila abitanti. Si usò, per raggiungere lo scopo, un escamotage. Giuridicamente, la scuola media venne classificata come “Posto di ascolto televisivo” e venne ubicata all’interno del municipio.
E poi?
L’amministrazione da me presieduta realizzò la canalizzazione dei due torrenti esistenti alla Marina e, di seguito, la prima strada comunale verso il lido di Zambrone e la prima strada di collegamento con la frazione Daffinà. Ciò fu reso possibile in virtù dei cosiddetti “Cantieri di lavoro” messi a disposizione dal ministero per i Lavori pubblici per risollevare la Calabria dall’atavico suo stato di degrado socio-ambientale. Venne, infine, realizzato a San Giovanni e a Zambrone, il primo nucleo di case popolari, in virtù di un finanziamento governativo di duecentocinquanta milioni di vecchie lire.
Quale messaggio vuole lanciare ai giovani di Zambrone?
Abbiate fiducia nel futuro, siate leali e corretti, l’etica del lavoro ispiri le vostre scelte.
Paolo Caia
• Pubblicato su Cronache Aramonesi, anno III, n. 2, marzo 2007
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
frazione San Giovanni, Viale Antonio Gramsci numero 3 - 89867 Zambrone (VV) - Italia
[ Scomparso il sindaco De Ferrante - Nel ricordo di un uomo probo ]