ZAMBRONE. Dopo le polemiche per i fatti di Parigi, nuova richiesta della minoranza consiliare
«SIA CELEBRATO IL “GIORNO DELLA MEMORIA”»
Il gruppo “Identità e futuro” presenta la sua proposta all’amministrazione comunale
di ANNALISA FUSCA
ZAMBRONE- A pochi giorni dallo scoccare della solenne ricorrenza di quello che fu un vero e proprio sterminio, la Shoah, che si celebra il 27 gennaio, sopraggiunge un nuovo atto formulato dal gruppo di minoranza “Identità e futuro per Zambrone”, costituito da Corrado L’Andolina e Marina Grillo, su una proposta di deliberazione avente ad oggetto: “Ordine del giorno sulla ricorrenza del Giorno della memoria”. In merito giova ricordare che la legge del 20 luglio 2000 numero 211 ha istituito il “Giorno della memoria” e, in virtù di quanto sancito dal suo articolo 1, per tale ricorrenza, il capogruppo di minoranza in Consiglio, Corrado L’Andolina, ha così dichiarato: «Sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere». Celebrare questa ricorrenza non è soltanto un dovere di legge. «Un atto che serva a celebrare il ricordo della Shoah - asserisce L’Andolina - travalica l’aspetto burocratico e s’impone per il suo rispetto in favore della dignità umana. “Giornata della Memoria” in quanto memoria delle vittime della Shoah e dell’orrore nazista. Ricordarsi di quelle vittime serve a mantenere memoria delle loro esistenze e del perché esse vennero troncate. Celebrare il “Giorno della Shoah” impone però un altro dovere che è sia civico che politico, ricordare per una condanna totale di ogni attuale forma di antisemitismo, soprattutto considerando i recenti episodi di intolleranza e discriminazione antisemita germogliati in Europa a cui bisogna rispondere con una netta cesura». In conclusione, con tale proposta è stato chiesto al civico consesso «formale e sostanziale adesione al “Giorno della memoria”; il ricordo solenne delle vittime della Shoah; l’ufficiale manifestazione di sentimenti di solidarietà umana al popolo ebraico; la condanna verso ogni forma palese o latente di antisemitismo».
Pubblicato su Il Quotidiano del Sud,
mercoledì 6 gennaio 2016