Zambrone
IN PARROCCHIA FESTA DEDICATA ALLA FAMIGLIA
di Corrado L’Andolina
ZAMBRONE - Serata all’insegna della concordia e dell’amicizia, dell’unione e della fede. Così può essere riassunto lo spazio dedicato alla famiglia domenica scorsa. A farsi promotrice dell’iniziativa la parrocchia del capoluogo tirrenico, retta con energia e rigore pastorale da padre Luigi Scordamaglia. Un’esperienza singolare e unica nella recente storia locale. L’iniziativa è stata interamente incentrata sul valore della famiglia. E pertanto, prima è stata prima celebrata messa: omelia dedicata al sacro valore dell’unione familiare e accurata benedizione per i tanti nuclei familiari presenti. Una scelta originale e coraggiosa, proprio nell’anno in cui si è svolto un Sinodo dedicato, appunto, alla famiglia. E quindi, la giusta occasione per riflettere sul valore sacro e laico della famiglia. Magari prendendo come punto di partenza il maître à penser del conservatorismo, Roger Scruton: «La famiglia è l’unico modo conosciuto, o che perlomeno gli umani abbiano scoperto, per riprodurre noi stessi. E non intendo solo riproduzione in senso biologico, ma anche culturale, morale e politico. Il futuro della società dipende dalla possibilità di avere figli che siano socializzati e moralmente all’altezza». E proprio dalle famiglie è stato allestito un momento conviviale. L’occasione per incontrarsi e trascorrere, lontani dalle frenesie dell’attualità, qualche ora insieme. E poi a fare cos’altro? Innanzitutto a gustare le pietanze prelibate e tipiche del periodo natalizio preparate dalle donne zambronesi: “cururicchie”, zeppole con le alici, uvetta e nutella, dolci vari, salsicce. Ma anche per brindare, insieme, all’anno passato e ancora di più a quello futuro. E ciò senza particolari distinzioni di ruoli o posizioni sociali, politiche, culturali. Da sottolineare la generosità dell’impegno femminile. Gli uomini, dal canto loro, delegati a gestire le varie attrezzature (gazebo, bancali) e la griglia. A portare allegria i tanti bambini che frequentano il catechismo presso la parrocchia “San Carlo Borromeo” che hanno reso festante l’omonima piazza. A partecipare all’evento l’intera popolazione locale. Decisamente evocative le melodie interpretate, per tutta la sera, dai quattro “sonaturi” presenti: Alessio Bressi, Chiara Mastroianni, Domenico Chiarella (detto ‘zu Micu) e Giuseppe Muraca. Un quartetto che non ha lesinato energie e che ha interpretato con maestria le musiche tipiche del periodo con gli strumenti tradizionali: tamburello, organetto, pipita e zampogna.
Il Quotidiano 4 gennaio 2016, p. 17