Zambrone. L’opposizione aveva lanciato invece l’idea di un “Albo d’oro comunale”
LA GIORNATA DEI CADUTI SUL LAVORO
Il sindaco Giovanna Pileggi si è impegnata a istituire la manifestazione commemorativa
di Nicola Costanzo
ZAMBRONE - “Istituzione Albo d’oro comunale dei caduti sul lavoro”. Questa la proposta del gruppo Identità e futuro per Zambrone presentata dalla consigliera Marina Grillo. Tale proposta è stata bocciata sulla base dell’argomentazione articolata dal sindaco Giovanni Pileggi che ha ritenuto, la stessa, «riduttiva». Il primo cittadino si è impegnato a istituire una giornata dedicata ai caduti sul lavoro di Zambrone e un monumento in loro memoria. Questa la replica del capogruppo di Identità e futuro per Zambrone, Corrado L’Andolina: «Correva il 23 settembre 1986 e il sindaco, nella persona del professore Salvatore L’Andolina proponeva l’istituzione dell’ “Albo d’oro dei cittadini zambronesi caduti in guerra”. I consiglieri di minoranza Carlo Cognetto (già sindaco di Zambrone) e Domenico Varrà (destinato a ricoprire tale ruolo) votarono per l’approvazione dell’Albo. Una bella pagina di storia amministrativa. Emerge il dolore come elemento che accomuna la politica, l’amministrazione e la comunità. Aderisco alla proposta del sindaco. Tuttavia -ha chiosato L’Andolina- non comprendo il senso della posizione della compagine di maggioranza. Ogni iniziativa futura tesa a ricordare, solennemente, i Caduti sul lavoro della comunità non è minimamente in contrasto con l’istituzione dell’Albo d’oro. L’una iniziativa non esclude l’altra. D’altro canto ho ricordato l’episodio dell’Albo d’oro dei caduti in guerra di Zambrone non a caso. L’istituzione di tale Albo, votato all’unanimità, non pregiudicò la realizzazione di un monumento dedicato ai Caduti in guerra e alcune pubblicazioni in loro memoria». Poi ha aggiunto: «Tutte le proposte politiche della minoranza che rappresento insieme a Marina Grillo sono state rigettate sulla base di motivazioni politiche decisamente opinabili se non addirittura, deficitarie o palesemente contraddittorie. I vari punti -ha concluso L’Andolina- potranno anche essere riproposti dalla maggioranza, ma di certo, vista la bocciatura appena deliberata, non potranno più avere medesima valenza ed efficacia politica e lato sensu culturale».
Pubblicato su Il Quotidiano il 23 dicembre 2015, p. 29