Martedì, 29 Dicembre 2015 22:17 www.21righe
"Identità e futuro per Zambrone": un manifesto pubblico per chiudere il primo anno amministrativo
Cari cittadini di Zambrone, a distanza di sei mesi dall’insediamento della nuova compagine di governo locale, é doveroso informarvi su questo primo scorcio di vita amministrativa». E’ questo l’incipit di un manifesto pubblico che il gruppo consiliare di Zambrone, “Identità e futuro per Zambrone, rappresentato da Corrado L’Andolina e Marina Grillo hanno deciso di rivolgersi ai propri concittadini. Un manifesto politico, che chiude il 2015 e guarda al nuovo anno in arrivo, tracciando un bilancio sull’attività svolta dal gruppo di opposizione in questi primi mesi di amministrazione.
«Il primo dato da mettere in evidenza investe le condizioni di bilancio, a dir poco di seria criticità. Fra mutui contratti per coprire i pregressi debiti e Piano di disavanzo, le casse comunali sono state impegnate, per trent’anni, al pagamento della somma di circa 2,5 milioni di euro. Insomma, sono stati contratti debiti per coprire altri debiti e che oltre a noi pagheranno i nostri figli e nipoti. A ciò si aggiungano contenziosi vari che potrebbero ulteriormente aggravare la situazione in esame. Il secondo riguarda il territorio. Nessuna idea e strategia di incisiva rilevanza. Promozione turistica e cultura non pervenuti. In compenso la compagine di governo ha messo in atto una singolare strategia di ostruzionismo politico nei confronti della minoranza rappresentata dal sottoscritto gruppo. E così sono state respinte tutte le proposte, ben nove, avanzate da Identità e futuro per Zambrone».
Da qui, segue il lungo elenco dettagliato che ha caratterizzato l’agire politico in Consiglio Comunale di Corrado l’Andolina e Marina Grillo: l’istituzione dell’Albo d’oro comunale dei caduti sul lavoro, il Regolamento comunale delle sagre e feste popolari; il Regolamento per la realizzazione di murales e per l’esercizio di spray art e trompe l’oeil su spazi pubblici e privati; il Codice di autoregolamentazione della Commissione elettorale per la nomina degli scrutatori; la Mozione di solidarietà alla Francia e ai Francesi per gli attentati del 13 novembre e quella per la redazione di un Piano del colore; la presa di posizione del comune di Zambrone contro il progressivo smantellamento dell’ospedale di Tropea; le celebrazioni in onore di Gioacchino Murat nel bicentenario della sua morte e l’arricchimento dell’elemento identitario zambronese. E ancora la m ozione contro il “femminicidio” e contro la violenza sulle donne.
«Tutte le proposte politiche della minoranza - continua il manifesto affiso sui muri di Zambrone - sono state rigettate sulla base di motivazioni politiche decisamente opinabili se non addirittura deficitarie o palesemente contraddittorie. I buoni propositi di dialogo costruttivo, archiviati a priori. “Identità e futuro per Zambrone” ha anche proposto sei interrogazioni su questioni di preminente urgenza amministrativa e ciò per segnalare disfunzioni e ipotesi di intervento. Ecco quali: utenze telefonie fisse a carico dell’ente e razionalizzazione dei costi; interventi sulla rete fognante della località “Gatto”, frazione San Giovanni; fenomeno dell’attacchinaggio abusivo di manifesti e striscioni; Disservizi di metà agosto; Urgenti interventi sulla manutenzione delle strade comunali e su quella provinciale San Giovanni-Daffinà; Erosione costiera, ricognizione sui danni recenti e prospettive di superamento della problematica. Insomma - si continua a leggere sul manifesto - innanzi ai problemi oggettivi che investono ogni segmento della vita pubblica, il gruppo “Identità e futuro per Zambrone” non è rimasto inoperoso. Su questa scia proseguirà il suo impegno anche nel 2016, coerentemente con gli impegni assunti con l’elettorato e nei limiti delle sue prerogative. In base a tali prime risultanze amministrative, la prospettiva politica, per Zambrone, appare tutt’altro che rosea. Un’indolente speranza non offrirà soluzione. Ritorna in mente Seneca: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”».