Zambrone. Tra le proposte vi è un regolamento per la nomina degli scrutatori
COMUNE, LA MINORANZA SI MOBILITA
Marina Grillo e Corrado L’Andolina chiedono un Consiglio straordinario
di Nicola Costanzo
ZAMBRONE – È stata protocollata ieri una richiesta di convocazione straordinaria del consiglio comunale. A farsene promotori, Marina Grillo e Corrado L’Andolina del gruppo di minoranza “Identità e futuro per Zambrone”. Nel comunicato a firma del consigliere Marina Grillo è precisato che i due ordini del giorno proposti erano già stata avanzati nella precedente esperienza amministrativa dal medesimo gruppo: «Va chiarito -puntualizza la Grillo- che per uno specifico impegno assunto con l’elettorato, tutti i temi già proposti nel precedente civico consesso e che non sono stati definiti verranno riformulati nel corso della consiliatura. Naturalmente, ci sarà spazio anche per nuovi progetti e altre iniziative». Il primo punto è una “Mozione contro il “femminicidio” e contro la violenza sulle donne. Zambrone, città amica delle donne”. Il senso di tale iniziativa è così motivato: «La violenza contro le donne continua ad essere un preoccupante fenomeno diffuso in tutto il pianeta; la mozione sensibilizza le coscienze su tale drammatica realtà. Non è casuale, d’altronde, che per focalizzare l’attenzione sulla problematica è stata istituita per il 25 novembre, la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”». Viene poi puntualizzato il valore da assegnare all’affermazione di principio contenuta nella medesima mozione: “Zambrone, città amica delle donne” che vuole essere «un omaggio alla storia delle donne zambronesi che hanno offerto lavoro, dedizione e valori nella crescita civile e umana locale e una dichiarazione di gratitudine e stima alle donne di oggi e di domani». Puntuale il richiamo storico: «A tale proposito vale la pena ricordare che già in passato, le amministrazioni hanno dedicato speciale attenzione alle donne. Il 6 marzo 1988 il Consiglio comunale, infatti, decideva di dedicare la nuova piazza del capoluogo alle donne, intitolandola: Piazza VIII Marzo; spazio pubblico sorto dopo la demolizione delle baracche. Chiara la motivazione: “Volendo con ciò degnamente ricordare ed esaltare il ruolo della donna nella storia della nostra comunità e del Paese, come fattore produttore di progresso e promotore di valori sempre attuali e ricchi di umanità”». Di natura sia politica che tecnica il secondo punto proposto: “Codice di autoregolamentazione della Commissione elettorale per la nomina degli scrutatori” che «s’incardina in quelle azioni volte a rendere sempre attuale il principio di imparzialità della Pubblica Amministrazione e costante quello di trasparenza del suo operato. Il momento elettoralistico -chiosa la nota stampa- sia con riferimento alle elezioni amministrative che politiche rappresenta un passaggio fondamentale per il buon funzionamento della democrazia. Il Codice in argomento intende dunque agevolare e rendere concreti tali principi e ciò mediante una selezione obiettiva degli scrutatori fondata sostanzialmente sul sorteggio e sulla rotazione».
Pubblicato su Il Quotidiano il 14/11/2015, p. 26