Zambrone. Nel segno dell’intensità religiosa
SAN CARLO, FESTA CONCLUSA
di Corrado L’Andolina
ZAMBRONE - I rituali festeggiamenti in onore di san Carlo Borromeo hanno avuto il programmato corso. Da segnalare, in primis, i vari passaggi ideati dal parroco di Zambrone, padre Luigi Scordamaglia. Momenti di preghiera e spunti di riflessione dedicati alle famiglie, agli anziani, agli ammalati, ai giovani. Il tutto si è svolto con fervore e intensità religiosa sia pure con modalità sobrie e segnate da una profonda dedizione. Appassionato, invece, il panegirico di don Giuseppe Gagliano che dopo avere raccontato le vicende di san Carlo Borromeo ne ha delineato il pensiero, esaltando l’esempio della sua stessa vita, interamente dedicata alla carità e alla difesa del cattolicesimo. Anche i festeggiamenti civili si sono incardinati in un programma radicato nel tempo. Il ballo di corteggiamento di Mata e Grifone, i fuochi d’artificio, le luminarie, il complesso bandistico “Città di Zambrone” che ha accompagnato la processione e le due serate d’intrattenimento i principali dati da mettere in evidenza. La prima serata ha registrato picchi di presenza mai visti. Merito dell’artista del posto, Mariachiara Carrozzo la quale, insieme alla “Red house band” ha deliziato i presenti con un concerto che rimarrà impresso nella memoria dei suoi compaesani a lungo, data la sua tangibile qualità vocale. In alcuni brani, la Carrozzo è stata musicalmente accompagnata dal noto maestro campano, Mario Inverso e da suo fratello Domenico. Il 4 novembre è toccato prima a Piero Procopio di allietare gli astanti con le sue iperbole incentrate sulle peculiarità comportamentali calabresi. A seguire il concerto di Simone Tomassini. Il comitato festa è stato composto da: Andrea Bova, Domenico Grillo, Stefano Grillo, Antonio Iannello, Sirena Iannello, Salvatore Morello e Antonella Pungitore. Una composizione giovane che ha portato verve a una festa che è nel cuore dell’intera popolazione zambronese.
Pubblicato su Il Quotidiano il 6/12/2015, p. 22