Visitato il patrimonio storico- architettonico e ambientale della città siciliana
NELLA CITTÀ DEL CARNEVALE E DEL BAROCCO
Gita culturale ad Acireale organizzata dalla locale associazione “Aramoni”
L’arricchimento culturale, lo stare insieme, lo spirito positivo e il clima conviviale sembra essere la chiave di volta del vivere felice dei gitanti aramonesi giunti all’undicesima gita (14 febbraio 2015). Viaggio, organizzato dall’associazione Aramoni, presieduta dall’avvocato Corrado L’Andolina, avente come meta: Acireale, città della Sicilia, nota per il suo Carnevale, il barocco e le terme. Prima attrattiva della giornata, con annessa guida Venera Quattrocchi, è stata la Villa Belvedere, il più grande giardino pubblico della città. Sorta nel 1848 e denominata Belvedere per lo splendido panorama che si gode affacciandosi dal suo balcone in fondo al viale principale. Uscendo dalla Villa Belvedere, è stata visitata la cattedrale dedicata a Maria Santissima Annunziata, ma comunemente attribuita al culto di Santa Venera, la patrona della città acese. Gli affreschi della cappella di Santa Venera sono stati realizzati da Antonio Filocamo. Gli affreschi del transetto e dei pennacchi della cupola, invece sono stati realizzati da Pietro Paolo Vasta Una chiesa a croce latina, secondo il culto occidentale e a tre navate laterali, che offre un itinerario di luci e ombre. Incastonata nel pavimento del transetto vi è una meridiana, ornata con i simboli dello zodiaco. Visitata in seguito la chiesa di San Rocco in stile neogotico disegnata dall’architetto Francesco di Paola Patanè, la basilica collegiata di San Sebastiano compatrono della città e la basilica dei Santi Pietro e Paolo con prospetto barocco. Di rilevante importanza la biblioteca e pinacoteca, curata fino al 1866 dall’accademia degli Zelanti ad oggi di proprietà comunale. Nel 1850 l’acese Paolo Leonardi Pennisi dispose per testamento la donazione di una cospicua collezione di opere d’arte all’accademia degli Zelanti, che costituì il primo nucleo della pinacoteca zelantea. A questa donazione se ne aggiunsero altri nel corso degli anni. Nella parte destinata a museo è ospitata una settecentesca carrozza del Senato acese, il busto di Cesare, una collezione di armi, ed una bandiera tricolore d’epoca risorgimentale, una spada argentea detta di Santa Venera, una collezione di reperti greco-romani, alcune raccolte di minerali, monete e fossili. La pinacoteca raccoglie, inoltre, quadri del XVII- XIX secolo. Tra cui la tela: “L’ultima cena” di Giacinto Platania, “Io sono la luce” di Giuseppe Sciuti, altri dipinti di Mattia Preti, Pietro Paolo Vasta, Pieter Paul Rubens. Spiegato poi lo stemma della città di Acireale raffigurante un leone rampante simbolo di regalità, un vulcano nato dall’emergere del magma incandescente e due lettere maiuscole A e G, simboleggiante Aci e Galatea in riferimento alla mitologia greca da cui sorge il nome della stessa città. Consegnate in seguito come omaggio di ospitalità un cesto di prodotti tipici calabresi alla guida da Angela Grillo e al ristoratore da Carlo Ferraro. Non tralasciando il momento di aggregazione e sano divertimento con la presenza dei sonaturi Alessio Bressi e Mancuso Giulio e alle danze la vivace signora Rosa Morello. Luis Sepulveda, scrittore e giornalista, ha affermato che: “Viaggiare è camminare verso l'orizzonte, incontrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino”. E per gli aramonesi e loro amici la gita è proprio un arricchimento dello spirito.
Annalisa Fusca
Cronache Aramonesi, settembre 2015, n. 1