Rombiolo. La festa nella frazione Presinaci
DOMANI LA SAGRA DEL MAIALE
di Corrado L’Andolina
ROMBIOLO - Per Presinaci ci fu un tempo nel quale i solenni festeggiamenti a devozione della Madonna della Luce erano attesi con intenso fervore. Trainante e vigoroso l’elemento spirituale. Ma anche la dimensione umana era caratterizzata da sobrietà e profondi sentimenti di amicizia. In coincidenza con la festa d’ispirazione religiosa, i maiali allevati in loco venivano macellati e la carne condivisa dalla popolazione. Nell’era digitale, di quel mondo restano i ricordi. E non solo. E infatti, grazie all’associazione “Insieme”, la tradizione è stata nuovamente rivitalizzata, sia pure adeguandola al contesto della contemporaneità. La sagra del maiale di Presinaci (frazione di Rombiolo), giunta alla sua ventiduesima edizione offrirà, prima di tutto, agli astanti, uno squarcio del passato. Sera di sabato 12 settembre saranno così riproposte le pietanze già conosciute in tempi remoti: fileia, zuppa di fagioli con cotiche e salsiccia, spezzatino, filetto, salsiccia, costata, pancetta ai ferri, fegato con cipolla, frittole in gelatina, zampini. Un menù decisamente sconsigliato a chi fa’ della dieta il suo moderno credo; ma consigliato a chi ama la buona cucina e pensa che il piacere del cibo nutriente e squisito rappresenti pur sempre una prerogativa degli esseri umani. A fare da cornice, in questa particolare sagra, i sonaturi. La principessa della serata assumerà le sembianze di una zampogna a chiave, sulle cui note Silvano Monteleone eserciterà il suo ruolo di mastru d’abballu. I nomi dei sonaturi sono prestigiosi: Francesco Crudo, storico suonatore di pipita, Giovanni Rossomanno, esperto zampognaro e Francesco Nucera, suonatore d’organetto di Gallicianò. A seguire i giovani: Alessandro Zagari, Alex e Samuele De Rito. Ma il palato fine sarà ulteriormente arricchito dalla buona musica. Gli Skunchiuruti allieteranno i presenti con le loro note così antiche e così abilmente veicolate nella modernità come solo i grandi artisti della musica popolare possono fare.
Pubblicato su Il Quotidiano l’11 settembre 2015, p. 21