ZUNGRI Consensi per l’evento organizzato dal “Circolo Primavera”
ARTE E CULTURA CONQUISTANO LA PIAZZA
di Corrado L’Andolina
ZUNGRI - “Arte e cultura in piazza”, questo il titolo della manifestazione che si è svolta a Zungri lo scorso venerdì nella piazzetta “Madonna della Neve”. A farsi promotore il “Circolo Primavera” coordinato, nella circostanza, da Francesco Fiamingo. L’iniziativa è stata promossa con la collaborazione dell’amministrazione comunale diretta dal sindaco Francesco Galati e per tale ragione è stata inserita nel cartellone ufficiale degli eventi estivi. Ad arricchire la kermesse una ricca esposizione degli artisti e hobbisti locali e la presenza di Michele Zappino, scultore zungrese già docente presso l’ “Accademia Brera” di Milano. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Francesco Galati, il quale ha sottolineato: «L’intreccio fra ricordi e poesia è affascinante perché offre all’esistenza una profonda prospettiva». A seguire Pasquale Mazzitelli, storico sindaco zungrese, il quale ha rievocato i passaggi degli eventi culturali locali: «Tanti e tanti anni addietro l’amministrazione avviò un percorso teso a trasmettere un’idea della Calabria molto lontana dagli stereotipi vecchi ed attuali. Non solo terra di negatività e neanche terra di eventi esclusivamente enogastronomici. Ma anche realtà capace di esprimere arte, artigianato, poesia». Dal canto suo Francesco Fiamingo ha rimarcato la sua personale esperienza nell’ambito del Circolo e «la necessità di diversificare l’offerta culturale della stagione estiva». I lavori sono stati coordinati da Pasquale De Luca ideatore del premio di poesia “Onde mediterranee”. A seguire, i vari poeti invitati, i quali hanno declamato i versi delle loro opere. Fra quelli presenti: Calliope Michalolia, Michele Celano, Francesco Fiamingo, Francesco Naccari e Marianna De Nino. Da registrare anche il monologo recitato da Francesco Pugliese del “Teatro dialettale di Caria” e l’incontro con Maria Concetta Preta, scrittrice. A raccordare le varie fasi della manifestazione la prestazione musicale del gruppo “Giamberiani”. Quattro musicisti che usano, esclusivamente, strumenti della tradizione e che in vari passi hanno entusiasmato il pubblico presente, coi loro canti di amore, protesta, con le loro serenate e le tante filastrocche. In sintesi, con le più alte espressioni di poesia quali il canto e la musica popolare.
Pubblicato su Il Quotidiano il 18 agosto 2015, p. 21