ZAMBRONE. Dopo, l’annullamento del festival
TAMBURELLO, SI GUARDA AL FUTURO
di Annalisa Fusca
ZAMBRONE - Tante le telefonate per sapere se il Tamburello festival avrebbe avuto corso o meno. Tanti gli interrogativi e la delusione da parte di chi non ha seguito le vicende inerenti alla manifestazione. Un diciotto agosto “normale”, divorato dalla routine. Strade frequentate dalle presenze di qualche turista e da cittadini desiderosi di ripararsi dalla calura estiva. D’altro canto, la temperatura è calata. Quella atmosferica e quella ambientale, pronta nei precedenti anni, a riscaldarsi grazie a una proposta coreutico-musicale altamente originale. Ma i soci che per tanti anni hanno allestito l’evento, che fine hanno fatto? Tutti in pizzeria a riposare, chiacchierare, riflettere, ricordare. Immancabile la musica popolare. Due gli artisti ospitati: Enrico Vizza, percussionista di “Zona Briganti” ed Elisabeth Morabito, l’organettista di Potenzoni, di appena 11 anni. Elegante la torta raffigurate naturalmente un tamburello. Emozionante la rassegna fotografica che ha ripercorso le tappe salienti delle undici edizioni festivaliere. Malinconia, passione, idee, creatività le note principali registrate nell’intervento dello storico presidente del Centro studi Aramoni, Corrado L’Andolina. Propositi per il prossimo anno? Prevarrebbe la volontà di riattivare il festival ma solo se i problemi posti dall’associazione zambronese, specie ma non solo, di natura logistica, dovessero essere superati. Zambrone e l’intero comprensorio vibonese auspicano, naturalmente, sostegno e rilancio dell’affascinante e originale kermesse.
Pubblicato su Il Quotidiano il 20 agosto 2015, p. 22