ZUNGRI
MARIA DELLA NEVE TRA RITI E FEDE
di Corrado L’Andolina
ZUNGRI - “Totus tuus”. Con queste parole, indicanti il suo motto apostolico, papa Paolo Giovanni II si consacrò alla Vergine santissima. Tale consacrazione sembra essere stata particolarmente contagiosa, già qualche secolo fa’, anche nella realtà zungrese. È la sensazione più vivida che si avverte in chi partecipa, il 5 agosto, alla processione in onore della Madonna della Neve di Zungri. Un sentimento coinvolgente che chiunque percepisce in tutta la sua nitida essenza. I volti dei fedeli, sofferenti per il caldo, si illuminano di una radiosità speciale, quella della fede cristiana. Il parroco, don Felice La Rosa non trascura alcun dettaglio e il fervore del suo credo, nel Risorto e nella Madonna si avverte in tutta la sua bellezza. In prima fila, anche il sindaco Francesco Galati che ripete questo cerimoniale da sei anni in tale veste e sempre con la medesima intensità di partecipazione. E poi i carabinieri della locale stazione a sugellare la solennità dell’evento. Infine, il comitato organizzatore dei festeggiamenti così attento e premuroso verso ogni momento processionale. I suoni delle bande si alternano alle litanie di devozione. Le preghiere sembrano scandire il cambio di passaggio fra i portatori della Sacra Effigie. Tanti i fedeli che giungono dalle realtà limitrofe spinti da una devozione che mette in secondo piano gli impegni della quotidianità. E ciò a testimonianza di quanto importante e diffuso sia il culto. Di anno in anno, si susseguono luminarie, fuochi d’artificio, artisti di calibro nazionale, complessi bandistici e così via. Ma per tutti, protagonista assoluto, nel cuore dei fedeli è sempre l’amore devozionale per la Madonna Santissima della Neve.
Pubblicato su Il Quotidiano, 8 agosto 2015, p. 27