Zambrone. Assunta Gigantino: «Lavorare con questi allievi è stato motivo di orgoglio»
PIENO SUCCESSO PER IL SAGGIO MUSICALE DI FINE ANNO
La docente di musica Assunta Gigantino: «Lavorare con questi allievi è stato motivo di orgoglio»
di Corrado L’Andolina
ZAMBRONE - Musica e scuola, un legame sempre più fecondo di armonia e positività. È questo il dato principale che si è potuto cogliere lo scorso sabato nel capoluogo tirrenico. Teatro del saggio musicale di fine anno, piazza Otto marzo. Protagonisti, gli allievi della scuola secondaria di primo grado di Zambrone e Briatico. La peculiarità dell’orchestra dell’Istituto comprensivo di Briatico è la sua completezza. Molteplici gli strumenti utilizzati dagli allievi: chitarra classica, tastiere, percussioni, flauto traverso, violino, clarinetto, violoncello, corno. Un ensemble ben assortito che ha già ottenuto riconoscimenti prestigiosi anche su scala extraregionale. Fra questi, la recente partecipazione ad un saggio di musica presso il teatro napoletano “San Carlo”. Di differente ispirazione i brani eseguiti: Moon River, Summertime, Cerchio della vita, Una furtiva lacrima, Il barbiere di Siviglia. Sulle gradinate dell’anfiteatro zambronese, genitori, fratelli e sorelle, nonni dei musicisti in erba. Le nuove leve zambronesi hanno saputo pizzicare le corde e premere i tasti giusti non solo dei vari strumenti musicali, ma soprattutto del cuore. La giornata soleggiata, il calore umano, i sentimenti d’amicizia e la qualità dell’esecuzione hanno regalato emozioni intense. Soddisfatti i docenti che per tutto l’anno hanno seguito gli allievi con costanza, dedizione e premurosa attenzione. Fra questi, Assunta Gigantino, la quale ha dichiarato: «Lavorare con questi allievi è stato motivo di orgoglio. E ciò sia per i risultati didattici conseguiti che per l’affettuosa amicizia instauratasi con gli allievi. La ricchezza dell’organico, la puntualità esecutiva, la disciplina degli alunni sono state davvero encomiabili. L’auspicio -ha concluso la Gigantino- è che molti di loro possano affermarsi nel mondo della musica. Le potenzialità non mancano, la serietà dei ragazzi neanche e così il supporto delle famiglie. Il futuro riservi a questi giovani musicisti ogni felicità». In ogni caso, la musica ha saputo ancora una volta creare un’atmosfera a tratti magica, capace di ispirare un turbinio di vitale gioiosità. Gestualità misurata, sorrisi spontanei, sobrietà relazionale i ricordi più ricchi di un felice pomeriggio di giugno. Da segnalare, dopo l’esecuzione del saggio, anche la recita degli allievi della scuola secondaria di primo grado di Zambrone “A famigghia difittusa” curata con particolare attenzione e professionalità dall’insegnante Graziella Franzè.
Pubblicato su Il Quotidiano il 12 giugno 2015, p. 22