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Un riferimento per la popolazione
Chiude la storia edicola
CHIUDE LA STORICA EDICOLA DEL PAESE Era l’unico punto di vendita di giornali presente, riferimento per tutta la comunità di Corrado L’Andolina ZAMBRONE - «I giornali per i miei genitori non erano soltanto carta da commercializzare. Piuttosto, rappresentavano un elemento culturale sul quale si è incentrata la formazione umana mia e quella dei miei fratelli». Questo, il commosso ricordo di Enza Carrozzo, figlia di Vincenzo (scomparso nel 2010) e di Rosa Mastrilli titolari dell’edicola di Zambrone. Un’attività, quest’ultima, che fra pochi giorni chiuderà i battenti. Una notizia che rattrista e induce a tanti pensieri e riflessioni. Innanzitutto vale la pena ripercorrere, brevemente, le tappe di questa storia. Correva l’anno 1950 quando Vincenzo Carrozzo avviò la sua nuova attività. Da quel momento l’edicola è sempre stata gestita dal medesimo titolare, fino alla sua scomparsa. Poi fu l’anziana moglie, Rosa Mastrilli a continuarne l’esercizio, sempre senza soluzione di continuità. Ma oggi, la crisi del settore, unita a altri fattori socio-economici rendono quasi proibitiva la continuazione della sua gestione. A ciò si aggiungano anche le difficoltà logistiche collegate a una consegna dei giornali non proprio agevole. Risultato: la chiusura di uno dei simboli più antichi presenti su scala comunale. Gli amici della famiglia Carrozzo, i suoi abituali clienti sono rattristati da questa decisione. Prima di tutto per la perdita di un contatto umano che rimandava e affondava le radici in una Zambrone dal cuore antico e nobile, sensibile al valore dell’amicizia. In secondo luogo perché sono pienamente consapevoli che ciò costituisce un vero e proprio arretramento culturale che preoccupa e non poco, quanti hanno a cuore le sorti del paese. Su scala comunale è l’unica edicola presente (tranne quelle stagionali posizionate alla marina). Vincenzo Carrozzo era un uomo laborioso, fervido credente e legatissimo ai suoi affetti familiari. In qualche modo anche l’edicola era una parte della sua “famiglia”. E i volti della famiglia Carrozzo, i loro modi pacati, gentili e affettuosi, patrimonio dell’identità culturale comunale. La famiglia Carrozzo ha dedicato parte significativa della sua storia a servire una causa nobile: la divulgazione dell’informazione e, di conseguenza, l’accrescimento culturale della comunità. Ma c’è di più. Il primo giornale d’Europa nacque nel 1605 ad Anversa. Il suo nome era “Nieuwe Tijdinghen”. Chiaro il suo motto: «Il tempo insegnerà». E in effetti il tempo ha insegnato moltissimo. I giornali fondati subito dopo contribuirono in maniera significativa alla “Rivoluzione brabantina”. Insomma, l’esperienza giornalistica, sin dagli albori fu prima di tutto uno strumento di libertà e tale è rimasto, anche nella periferia vibonese a distanza di così tanto tempo. Rimane attuale l’esigenza di alimentare la sete di cultura, libertà e umanità. Pubblicato su Il Quotidiano il 2 aprile 2015, p. 26
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
frazione San Giovanni, Viale Antonio Gramsci numero 3 - 89867 Zambrone (VV) - Italia