ZAMBRONE. Tra le priorità alleggerire le tasse per le famiglie e gli operatori turistici
UN PIANO DI SVILUPPO PER IL PAESE
Il candidato a sindaco Corrado L’Andolina propone una rivoluzione culturale
di Giusy D’Angelo
“Identità e futuro per Zambrone” coniuga l’esigenza di riappropriarsi della propria dimensione storica con la volontà di migliorare le prospettive future. Quali sono i punti chiave che caratterizzano il progetto? Innanzitutto, un piano di sviluppo della comunità che includa: tutela ambientale, iniziativa culturale, progettazione ed esecuzione di opere pubbliche atte al rilancio delle peculiarità del territorio. La solidarietà andrà coniugata con la cultura dei doveri, le idealità col pragmatismo, la passione con la ragione. Una squadra giovane, completamente riconfermata rispetto allo scorso anno. Che cosa è cambiato in 365 giorni? Prima di tutto voglio svelare il primo motivo che mi ha indotto a ricandidarmi: l’affetto dei candidati nei miei confronti. Nove su dieci sono gli stessi dell’anno scorso. Un dato inconsueto, perché nella storia italica, la sconfitta crea diaspora. In questo caso, invece, ha creato unione. E questa è già una grande vittoria morale. Fra me e i candidati si sono rinsaldati antichi vincoli di amicizia profonda e se ne sono creati di nuovi. La rete relazionale che ci unisce è di natura fraterna. Questa testimonianza di stima e di sentimenti così nobili ha profondamente segnato, in positivo, il mio cuore. Dopo un anno, lo spirito è caratterizzato dagli stessi elementi: altruismo, entusiasmo, riflessione, impegno. In più c’è contezza sulle condizioni dell’ente e una più approfondita conoscenza delle esigenze territoriali e comunitarie. Come verrà riorganizzato il settore turistico. Come affermare il ruolo di Zambrone in un contesto regionale? Occorre credere nelle sue potenzialità. La marina di Zambrone è una delle aree più belle della Calabria e non solo. Da ciò derivano conseguenze d’immediata intuizione. Promuovere la bellezza dei luoghi è il primo imprescindibile elemento di una nuova politica turistica. E poi, investire sull’accoglienza e su un sentimento del tutto naturale per i calabresi, l’ospitalità. Infine, nei limiti delle prerogative comunali, rendere adeguati i servizi e le strutture funzionali al turismo. Per inserire Zambrone in un contesto nazionale e non solo regionale, urge realizzare progetti di altissimo profilo che interessino, contestualmente, la marina e i centri abitati. Primi 100 giorni, quali sono le priorità? Innanzitutto un riesame dei tributi locali. Occorre alleggerire il gravame fiscale per le famiglie e per gli operatori. Il tutto, s’intende, nei limiti imposti dalle esigenze di bilancio. In secondo luogo urgono interventi sulla rete stradale comunale. Tutela dell’igiene e della sanità pubblica con particolare riferimento alla condizione dell’erogazione dell’acqua. E per proseguire, una valorizzazione delle risorse umane e culturali del posto, mediante iniziative mirate. Spopolamento dei paesi. Come trattenere i giovani? La mancanza di lavoro è una delle piaghe storiche del Mezzogiorno. Lo spopolamento si contrasta con l’offerta, alle nuove generazioni, di una speranza d’emancipazione. Tradotto in fatti: occorre valorizzare la meritocrazia, premiare le intelligenze e le professionalità indigene. La prima via è quella d’inserirsi nel circuito dei finanziamenti regionali e sovra-regionali che interessi ogni settore del vivere civile. La seconda, invece, afferisce ad un nuovo approccio amministrativo verso i servizi, la socialità, il senso dell’identità e l’orizzonte esistenziale.
Pubblicata su Il Quotidiano il 24 maggio 2015, p. 21