Zambrone. “Identità” si astiene
CONSIGLIO, VIA LIBERA AL BILANCIO
di Giusy D’Angelo
ZAMBRONE - Nel precedente consiglio, al fine di valutare gli aspetti più tecnici della tassazione Tari (tassa rifiuti) la votazione aveva subìto un rinvio. I costi (raccolta rifiuti e smaltimento, in particolare) ammontano a circa 360 mila euro. Si stima una produzione rifiuti pari a 650 mila chili. Sull’argomento sono intervenuti, del gruppo “Identità e futuro”, il capogruppo Corrado L’Andolina ed il consigliere Domenico Muggeri. È stata puntualizzata dai due consiglieri, l’urgenza di vagliare l’ipotesi di un modello alternativo a quello attuale. Oggetto di attenzione le nuove tariffe che, come sottolineato da Muggeri, se da un lato «vengono incontro alle esigenze familiari ( e per tale ragione sono accolte positivamente) ; dall’altro, però, incidono sui costi delle utenze non domestiche. Tale situazione che un’espressione popolare definisce come coperta corta affonda le sue radici, appunto, nella struttura stessa del servizio, si ribadisce ancora una volta, da ripensare radicalmente». È notorio che i costi del servizio vadano coperti dalle utenze tuttavia diventa prioritario produrre un modello alternativo: «Nel non aderire a quanto fino ad oggi deciso in merito a tale servizio- conclude il consigliere- si reputa corretto esprimere l’astensione».
Smaltire è stato il punto centrale dell’intervento di Michele Muggeri (“Continuità democratica”): «Bisogna guardare oltre il proprio orticello perché quella dei rifiuti è un’emergenza che travalica i confini regionali. Ci siamo battuti per avviare la differenziata e poi, a pochi passi da noi (Briatico) la spazzatura brucia oppure viene accatastata a ridosso delle strutture turistiche». Le problematiche, secondo Michele Muggeri, devono essere affrontate in maniera seria e radicata «creando le condizioni per lo smaltimento». Le tariffe Tari prevedono un leggero aumento percentuale per le categorie che producono più rifiuti, quali bar, ristoranti e strutture alberghiere. La tassazione, di riflesso, è diminuita per le unità con pochi abitanti e in generale le utenze non domestiche.
La prima votazione si è conclusa con tre astenuti e quattro favorevoli.
Successivamente si è provveduto all’approvazione del bilancio di previsione che rappresenta lo strumento programmatico per eccellenza. La fetta più consistente delle entrate è costituita dai tributi propri (1.307.926,00), i proventi per i servizi pubblici ( 349.816,46) e le altre entrate di natura tributaria (Imu, Tasi e Tari su tutte). Sul piano alcune perplessità sono state evidenziate da Marina Grillo di “Identità e futuro”: «Sono stati effettuati idonei progetti per modificare qualcosa nelle voci di entrata? Quali progetti sono stati proposti e realizzati in merito? Il secondo: è mai stata valutata l’ipotesi che i servizi oltre a comportare una spesa possono rappresentare anche una risorsa per il bilancio? La domanda è retorica, nel senso che reca già in sé una risposta. Negativa».
Poco spazio sarebbe stato riservato alla cultura, alle manifestazioni estive ed all’istruzione: «Si tratta di un bilancio gessato che non offre, in pratica, alcuno spazio per il movimento. Persino lo spostamento di 10 mila euro che si voleva trasferire per il recupero delle case popolari di proprietà comunali (che necessitano di seri interventi) o sul versante culturale, si è reso estremamente difficoltoso, quasi impossibile» ha analizzato continuando: «Eppure un comune come Zambrone che vuole stare a pieno titolo e non per mero accidens nel terzo millennio, non può prescindere dal binomio cultura-turismo».
Anche in questo caso, il bilancio (8.825.306,31 euro) è stato approvato con tre astenuti e quattro favorevoli. Da sottolineare, però, che la presenza dei consiglieri di “Identità e futuro” ha garantito (nonostante l’astensione) lo svolgimento della seduta consiliare e, di fatto, il via libera all’approvazione del bilancio. In conclusione è intervenuto il commissario Sergio Raimondo il quale si è impegnato nel fare in modo che le spese vengano dimezzate: «Zambrone è assetata di cultura e di turismo; sarà fondamentale effettuare studi ad hoc sulla risorsa mare». Per fare questo, ha sottolineato, c’è bisogno dell’impegno di tutti.
Pubblicato su Il Quotidiano il 2 ottobre 2014, p. 28