Zambrone Ancora un successo per la tradizionale manifestazione dell’associazione Aramoni
IL “TAMBURELLO FESTIVAL” NON TRADISCE LE ATTESE
Alla riscoperta degli usi locali attraverso la buona cucina e la musica calabrese
di Giusy D’Angelo
ZAMBRONE - Un appuntamento consolidato che si arricchisce, anno dopo anno, di fascino e contenuti. Cuore, mente e braccio della manifestazione i soci della dinamica associazione Aramoni che hanno profuso per l’evento, intelligenza, energia e passione. L’undicesima edizione del Tamburello festival non delude le aspettative e si conferma tra gli eventi più importanti per la riscoperta ed il consolidamento delle tradizioni. Dalla letteratura all’artigianato locale passando per l’immenso patrimonio enogastronomico, nel piccolo centro costiero è andata in scena una vera e propria celebrazione del territorio e della sua storia. Affollatissime le vie principali del paese dove hanno esposto i loro prodotti diversi artigiani locali: «I nostri strumenti -ha fatto presente Pasquale Lorenzo specializzato nella realizzazione di zampogne e pipite- vengono venduti in Italia e all’estero. Basti pensare che una nostra creazione è esposta al Museo internazionale della zampogna di Scapoli». A catturare l’attenzione, tra i presepi artigianali e le opere scultoree di Tonino Gaudioso, gli strumenti musicali proposti dal briaticese Serafino Grasso. Nella Galleria d’arti e mille sapori, ampio spazio è stato dedicato sia alle eccellenze calabresi come il peperoncino e la nduja che a prodotti del territorio meno esaltati come il miele. A rendere la serata più golosa lo stand di dolci, vero principe incontrastato e ineguagliabile della sagra aramonese. Il festival si è aperto con l’esibizione di Elisabeth Morabito ed il suo organetto. Undici anni di vivacità e spensieratezza trasferite nelle due “passate” reggine eseguite con sicurezza ed orgoglio e con la proiezione del video: “Pianeta lira”. Nella fase concertistica, applauditissimo Micu Corapi rinomato “cantaturi” di stornelli e “muttette” la sua banda e, in particolare, Gabriele Trimboli, giovane ricercatore del settore. La piazza è letteralmente esplosa in tarda serata con l’arrivo dei Parafoné, consolidato sodalizio che s’ispira alla musica tradizionale per poi seguire un percorso proprio nell’ambito di un sound ricco di energia. A rendere suggestiva la serata anche la voce di Mariachiara Carrozzo. Giusy Staropoli Calafati, poetessa di Briatico, ha omaggiato, in versi, Saverio Strati. L’organizzazione logistica si è potuta realizzare grazie alla presenza della Protezione civile Augustus organizzata da Emanuele Cullari e dell’attività di controllo compiuta da Dario Randazzo comandante della stazione di Zungri. «Vorrei ringraziare e abbracciare tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla buona riuscita del festival, Mi viene da pensare che una vita senza feste perderebbe parte del suo fascino, elemento primario di ogni progetto incentrato sulla vitalità. La mia sensazione è che il Tamburello festival sia una buona cosa» ha dichiarato in conclusione Corrado L’Andolina, presidente dell’associazione. Altro importante contributo è giunto dal commissario Sergio Raimondo.
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 21/8/2014 p. 28