Zungri. Nelle fotografie esposte da Fiamingo
MEZZO SECOLO DI DEVOZIONE
di Corrado L’Andolina
ZUNGRI - Fotografie ingiallite dal tempo che testimoniano la presenza di un mondo. Con gli occhi della modernità quell’universo appare quanto mai distante nella cultura e, specificamente, nella sua dimensione antropologica e sociale. Ciò che colpisce è il differente approccio con la vita. È questa la sensazione che si ricava dalla mostra fotografica allestita per il centenario dell’incoronazione del Quadro raffigurante la Madonna della Neve venerata dagli zungresi. Ideazione e realizzazione sono state curate da Francesco Fiamingo, cittadino del posto impegnato da molti anni nella ricerca di frammenti identitari tratti dalla memoria storica locale. Le foto raccolte sono state 130 e insieme ad essi è stato anche montato un video contenente, fra l’altro, un antichissimo canto mariano tipico di Zungri. La foto più antica risale al 1953. Mezzo secolo di devozione “raccontato” attraverso il magnetico potere evocativo dell’immagine. L’iniziativa ha registrato curiosità e numerosi visitatori. In quelle foto in molti hanno intravisto un proprio genitore o un nonno o qualche personaggio tipico del paese. Dalle foto si percepisce la devozione per la Madonna della Neve che rappresentava e rappresenta un fattore di amalgama sociale di prioritaria importanza. Foto che testimoniano la povertà di una realtà che ha saputo emanciparsi dalla necessità e dai bisogni primari. L’evoluzione dei tempi “raccontata” attraverso istantanee che parlano di un mondo presente nella sfera intangibile dei ricordi e della coscienza personale, familiare e collettiva.
Pubblicato su Il Quotidiano l’8 agosto 2014, p. 25