Zambrone. Comune senza sindaco dopo la morte di Landro
IL CONSIGLIO ENTRA IN CARICA
Affiancherà il commissario nell’attività amministrativa
di Giusy D’Angelo
ZAMBRONE – Si è svolta, nella giornata di ieri, la prima seduta del consiglio comunale. La drammatica scomparsa del sindaco, avvenuta dopo la vittoria dello scorso 26 maggio ha suscitato una collettiva ondata di dolore. Ma vediamo nello specifico tutti i nodi burocratici collegati alla vicenda. Il caso è passato al vaglio del ministero dell’Interno che ha adottato la seguente soluzione: il commissario prefettizio assolverà alle funzioni di sindaco e giunta, il consiglio verrà a breve dichiarato decaduto ma continuerà a svolgere regolarmente le sue funzioni fino alle prossime elezioni. Una soluzione sui generis, dettata dalla vacatio legis e dal conseguente sforzo di un’interpretazione creativa della vigente normativa. Con ogni probabilità il comune di Zambrone sarà chiamato alle urne già nel prossimo autunno, ma allo stato, naturalmente, manca l’ufficialità. Il primo a prendere la parola è stato proprio il commissario Sergio Raimondo, il quale ha chiesto all’assise un minuto di silenzio per onorare la memoria del defunto sindaco, Pasquale Landro. Il commissario ha ricordato la figura del primo cittadino e ne ha delineato i tratti essenziali del suo agire: «Pasquale Landro si caratterizzava -ha affermato Raimondo- per la sua disponibilità, la finezza, l’impegno e la correttezza nei rapporti istituzionali». Sergio Raimondo ha poi aggiunto: «Il prefetto ha scelto quale commissario il suo vice capo di gabineto proprio per sottolineare la vicinanza con la comunità zambronese. Massima disponibilità nella gestione della res pubblica che poggerà sui cardini del buon andamento e dell’imparzialità». A seguire, l’intervento di Quintina Vecchio, vicesindaco di Pasquale Landro per due mandati consecutivi e candidata più votata (anche alla scorsa tornata) della lista che univa la compagine di maggioranza: «Il sindaco Pasquale Landro merita affetto, stima e la riconoscenza di tutti. Lui sapeva rapportarsi ai problemi della gente. Era un uomo forte con una straordinaria capacità di ascolto, sempre in prima linea per affrontare i problemi della quotidianità, sempre presente e disponibile». Di seguito, Corrado L’Andolina candidato alle ultime elezioni nello schieramento contrario a quello del sindaco che lo ha ricordato nei seguenti termini: «Il 27 maggio scorso la campana è suonata per tutti. La campana suona sempre per tutti noi. Perché quando una persona va via, il nostro cuore è meno illuminato. La scomparsa di una persona cara o con la quale ci si è relazionati impoverisce e ci rende più fragili e vulnerabili. Una persona si porta via una rete di relazioni umane e sociali. In tal senso, si comprende per quale ragione la campana suoni sempre per ciascuno di noi. La recente campagna elettorale ha avuto un esito tragico che ha suscitato dolore e sgomento presso la comunità. Il dolore degli amici del sindaco -ha concluso L’Andolina- è stato anche il dolore di tutti. Perché il dolore è un tema che unisce la comunità e crea un naturale sentimento di fratellanza e di umana solidarietà». Per la cronaca, sono stati nominati capigruppo Vincenzo Collia (per la lista “Continuità democratica”) e Corrado L’Andolina (per la lista “Identità e futuro per Zambrone”). La commissione elettorale sarà composta da Michele Muggeri, Domenico Muggeri e Antonio Grillo (membri effettivi) e da Giovanna Giannini, Giovanna Mastrilli e Marina Grillo (componenti supplenti).
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 7 giugno 2014, p. 27