ZUNGRI E ZAMBRONE AL VOTO. CONTINUITÀ O ALTERNATIVA?
I volti vecchi e nuovi in lizza per il posto di sindaco
ZUNGRI - ZAMBRONE - Tutto pronto per le elezioni amministrative? Sembrerebbe di no, ma la situazione non è certo statica. Per usare un’espressione galileana… “Eppur se move”. Intanto c’è da chiedersi come mai le elezioni non siano state ancora indette. Distrazione? Pressappochismo? No. La ragione, con ogni probabilità, va ricercata nel disegno di legge 1212 approvato a dicembre dalla Camera dei deputati che reca come titolo: “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”. Si tratta di una riforma complessa sull’ordinamento locale e non a caso reca la firma di Enrico Letta e Angelino Alfano, due nomi non proprio secondari del governo in carica. Tra le disposizioni, per i comuni con meno di tremila abitanti, anche l’aumento dei consiglieri dagli attuali sei a dieci. Chiaramente, la sua approvazione inciderà significativamente sul numero e sul modus operandi delle liste. Nel senso che se le candidature di una compagine dovessero essere sei è teoricamente più probabile che siano presentati più raggruppamenti. Entro il 26 febbraio il Senato si pronuncerà in merito. Uno dei comuni dell’area aramonese interessato alle elezioni è Zungri. Certa la candidatura dell’attuale sindaco, Francesco Galati. L’ossatura della lista sarà rappresentata dal gruppo di maggioranza cui si aggiungerà il presidente del consiglio in carica, Nicola Pugliese. Lo schieramento avversario, allo stato, non sembra avere trovato un nome condiviso. In lizza due aggregazioni. La prima è quella dell’ex sindaco Tino Mazzitelli che da tempo dialoga con il capogruppo di minoranza, Domenico Pugliese. La seconda è capeggiata dal consigliere Serafino Fiamingo. Discorso più complesso su Zambrone. In tale realtà occorre tenere presente la specificità del territorio che oltre al capoluogo racchiude tre frazioni (Daffinà, Daffinacello e San Giovanni). Il sindaco in carica, Pasquale Landro, è al secondo mandato, quindi, non potrà più ricandidarsi. Da voci informali, sembrerebbe che nell’alveo della maggioranza due siano le candidature a primo cittadino più accreditate: il vicesindaco Quintina Vecchio e l’assessore Vincenzo Collia. Dall’altro lato probabile la candidatura di Corrado L’Andolina che punterebbe su una lista completamente rinnovata. La sua candidatura sarebbe appoggiata anche dal comitato civico “Identità e futuro” costituitosi qualche settimana fa. Nelle scorse settimane è anche emersa l’ipotesi di un terzo gruppo con esponenti prevalentemente del capoluogo ma che, allo stato, non ha espresso alcuna marcata posizione. Con ogni evenienza, il passaggio della riforma, sia a Zungri che a Zambrone ridurrà le liste a due. Ma sono in molti a sostenere che, comunque, anche con l’attuale legge, in entrambi i casi si giungerà a una sintesi e gli schieramenti in campo saranno due: continuità o alternativa.
r.v.
Pubblicato su L’ora della Calabria il 13 febbraio 2014, p. 29