DAFFINÀ, UNO SPIAZZO INTITOLATO AL COMPIANTO GIOVANNI CONCA
ZAMBRONE - L’assenza per molti versi è come un rigido inverno che porta con sé un freddo pungente. Ma anche il “riposo” della natura che si prepara ad essere profumata, colorata, fertile nell’incipiente primavera. È questa la sensazione che si avverte ancora di più quando la scomparsa di una persona cara avviene prematuramente. Giovanni Conca era nato a Zambrone il 20 gennaio 1955. Da ragazzo perse la funzionalità di un occhio ma ciò non lo distolse dal suo impegno scolastico. E infatti conseguito il diploma di geometra iniziò a lavorare, poco più che ventenne, come impiegato comunale. Nello svolgimento del suo servizio si spese con generosità e puntualità, con professionalità e disponibilità. Il garbo era il parametro utilizzato per rapportarsi con la cittadinanza intera. Corretto ed altruista era apprezzato dalla comunità per le sue doti d’equilibrio e per la sua naturale propensione al bene. Autoironico, mite e gioviale aveva nella famiglia e nella sua tenace laboriosità i principali punti di riferimento del suo agire quotidiano. Una naturale cordialità e il rispetto verso tutti, altri due tratti del suo agire. Al pari dell’umiltà e della propensione al sociale. Morì il 9 novembre 2003 a causa di un arresto cardiaco che lo sottrasse ai suoi cari prematuramente. Sulla scia di tale profilo con delibera di giunta comunale di qualche mese addietro l’amministrazione ha deciso di dedicargli uno spiazzo realizzato nel centro di Daffinà (luogo di nascita e di residenza di Giovanni Conca) circa venti anni fa. Presenti alla cerimonia i suoi familiari: la moglie Carla Calzone, i figli Karmen e Giuseppe, i fratelli Francesco, Domenico e Michele, le sorelle Rosa e Silvana e i nipoti. Tangibile la loro emozione generata da un dolce turbinio di ricordi, frammista a un dolore intenso aperto tuttavia alla memoria di sentimenti vividi e profondi. Le ritualità religiose sono state officiate dal parroco del posto don Nicola Berardi, la cerimonia civile coordinata dal sindaco Pasquale Landro. Tra le autorità, i carabinieri del comando di Zungri, in persona del vice-comandante Anna Pezzano e del carabiniere scelto Francesco Merola.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su L’ora della Calabria il 28 gennaio 2014, p. 29