l’anniversario della pubblicazione
DIECI ANNI DI “CRONACHE” PER RACCONTARE ZAMBRONE
ZAMBRONE - “Dieci anni…”. È il titolo del corsivo pubblicato in prima pagina da Cronache Aramonesi qualche giorno fa. Il numero di gennaio del periodico zambronese, infatti, rimarca il conseguimento di un prestigioso obiettivo. Il giornale di Zambrone è pubblicato senza soluzione di continuità da dieci anni. Nel corsivo sono ripercorse le tappe della sua evoluzione. In particolare il passaggio dal cartaceo al digitale. In effetti la diffusione avviene attualmente in gran parte attraverso il web (sito www.aramoni.it e profilo Fb dell’associazione culturale Aramoni). La distribuzione della copia stampata ormai limitata e del tutto residuale. Un’operazione che ha consentito di abbattere i costi della stampa e di garantire alla rivista di continuare ad esistere. Il periodico nel tempo non si è limitato a fare cronaca. Ma ha anche stabilito un ponte con gli emigrati (nel Nord e in Argentina) ed ha scritto pagine di storia locale ricche di cultura e approfondimenti. Pagine dedicate ai personaggi locali del Novecento, ai sindaci dell’era repubblicana o ad alcuni eventi che hanno segnato la storia della comunità. Insomma, Cronache Aramonesi è risultato un preziosissimo riferimento sia in termini giornalistici che culturali e umani per la comunità. E ciò anche per il ruolo svolto in una proiezione futura: fare da collante tra la popolazione e cristallizzare alcuni passaggi della vita quotidiana destinati a segnarne la storia indigena. Il taglio del giornale è rimasto nel tempo quasi immutato. Aforisma in prima pagina, brevi corsivi, ricerche di ampio respiro ma sempre collegate con la tradizione o gli eventi della comunità, descrizione minuziosa dei fatti, specie con riguardo alla scuola, alle parrocchie, alle associazioni. Non manca la rubrica “esteri”. Uno dei pochissimi spazi estranei alle dinamiche sociali locali. Un modo come un altro per sottolineare l’aspirazione di un paese aperto al mondo che guarda con attenzione verso ciò che accade in loco senza mai restringere l’orizzonte e chiudersi nel guscio di una realtà autoreferenziale. L’indagine ha quasi sempre interessato uomini e donne che lottano per i diritti civili in Paesi antidemocratici o storie di martiri della nostra epoca per la vita e la libertà. Uno sprone per i giovani ad amare il proprio territorio ma anche a modellare l’esistenza su una base di valori alta e nobile, incisiva e generosa. Il periodico è pubblicato dal Centro studi Aramoni e il suo direttore attuale, Corrado L’Andolina. Molti i collaboratori che si sono succeduti nel tempo; alcuni giovani del posto, emigrati o collaboratori di paesi limitrofi. Le collaborazioni sono sempre state gratuite e volontarie. Una fiammella che alimenta la speranza di una progettualità culturale moderna e profonda che sa indagare il passato, leggere il presente e programmare il futuro.
Pubblicato su L’ora della Calabria il 25 gennaio 2014, p. 28