ZAMBRONE, TRA STORIA E TRADIZIONE SI RIEVOCA L’EVENTO DELLA NATIVITÀ
ZAMBRONE - Il primo presepe vivente venne allestito nella piccola frazione di San Giovanni nel 1983. All’epoca la sua organizzazione fu curata dal circolo Arci che operava in loco. Una rappresentazione ben presente nelle menti di chi ha vissuto e contribuito a realizzare tale evento. Poi per molti lustri l’iniziativa non fu replicata. Qualche anno addietro fu grazie a don Rocco Arena ex guida spirituale dei sangiovannesi che l’iniziativa venne nuovamente riprodotta. E così con quella di quest’anno (considerata anche l’edizione realizzata dall’Arci) si è giunti alla sua quinta edizione. Soggetto organizzatore la parrocchia retta da don Pasquale Sposaro. Protagonista della rappresentazione, la comunità del posto che ha curato tutti i passaggi e i momenti organizzativi della kermesse. Riprodotti per la circostanza molti antichi mestieri fra cui: mugnaio, pescatore, panettiere, falegname, fabbro, vasaio, ricamatrice, cestaio, fruttivendola e calzolaio. L’osteria, il forno, la scuola, la sinagoga, il laboratorio di astrologia, la friggitoria delle “cururicchie” e vari altri momenti di vita quotidiana hanno caratterizzato il percorso appositamente allestito nella circostanza. Per l’occasione l’area utilizzata è stata prevalentemente quella sulla quale insistono le “baracchette” realizzate dopo i terremoti del 1905-1908. Un carro trainante gli angeli ha poi condotto gli astanti nel luogo della Natività. Presenti nelle varie fasi dell’evento il vice comandante Anna Pezzano e il carabiniere scelto Francesco Merola della stazione dei carabinieri di Zungri e l’agente di polizia municipale Angela Barini. Le nenie natalizie sono state eseguite dalla zampogna di Giuseppe Muraca e dalla pipita di Alessio Bressi.
Pubblicato su L’ora della Calabria il 14 gennaio 2014, p.28