IL GRANDE E INATTESO RITORNO DI NENIE E ZAMPOGNE
ZAMBRONE - Gli anziani del paese tuttora solennemente dichiarano: «Non è Natale senza zampogna!». La zampogna è uno strumento antico che accompagnava la vita agro-pastorale. Nel periodo natalizio è da sempre usata per eseguire le nenie tipiche della tradizione. Si accompagna alla pipita che in dialetto é chiamata “ciarameda”. Note intense eseguite con passione musicale, religiosa e culturale che sanno occupare il cuore dei “sonaturi” e, ancora di più quelle degli abitanti della propria comunità. Nell’area del Poro, in quella di Serra San Bruno e un po’ in quasi tutta la provincia vibonese, la zampogna più diffusa era quella detta “a chiave” che presenta proprie peculiarità. Suoni corposi, ammalianti capaci di catturare sguardi, orecchie, ma soprattutto l’animo. Cosa rimane di quel mondo? Fino a qualche anno fa ben poco. Da circa due lustri la rinascita dell’interesse verso la musica popolare ha fatto riscoprire a molti giovani il desiderio di rinnovare la tradizione delle nenie natalizie. Protagonisti gli adolescenti di tutto il territorio comunale. Gli strumenti utilizzati sono quelli per lo più studiati a scuola o per passione. Di certo, va segnalato in termini più che positivi il desiderio di creare momenti di unione e di riprodurre il fascino del nascita del Bambin Gesù con la musica. “Tu scendi dalle stelle” è il più conosciuto canto natalizio composto nel dicembre 1754 da sant’Alfonso Maria de’ Liguori (derivato come versione italiana dall’originale “Quanno nascette Ninno”). Svegliarsi con la melodia delle sue note ha fatto immergere i cittadini del capoluogo e delle frazioni, in un clima di gioiosa serenità. La forza della semplicità e l’eterna magia del Natale…
Corrado L’Andolina
Pubblicato su L’ora della Calabria il 2 gennaio 2013, p. 28