l’iniziativa
ZAMBRONE RINNOVA LA FEDE VERSO IL SUO SANTO PATRONO
ZAMBRONE - Bilancio decisamente positivo per i solenni festeggiamenti in onore del patrono, san Carlo Borromeo. La festività dello scorso 4 novembre ha centrato tutti gli obiettivi in programma. In primis, ha avuto successo la rinnovata devozione verso il santo di Arona. Tanti i gesti di straordinaria generosità e di culto orientati dall’amore verso il patrono. Il programma civile ha anche registrato un ottimo successo. Il momento di maggiore coinvolgimento della comunità si è avuto in occasione dei giochi popolari. Una rievocazione che è stata rinverdita pochi anni addietro grazie alla collaborazione delle giovani madri del posto. La corsa con i sacchi, il cosiddetto gioco delle “pignate”, la presenza di Zio Paperone, l’immancabile danza d’amore di Mata e Grifone ha allietato i ragazzetti presenti. Il momento processionale, ha visto invece la presenza di tutte le famiglie zambronesi. Non ha tradito le aspettative neanche il concerto di Mimmo Cavallaro. Una presenza massiccia ha occupato lo spazio antistante il palco e quello della piazza San Carlo. Gli astanti hanno danzato per l’intera durata del concerto senza alcuna soluzione di continuità. Entusiasmo, divertimento, musica, comunicazione sono gli elementi caratterizzanti tutta la durata della festa. Un significativo fattore di unione della comunità che si rinnova di anno in anno senza mai perdere il suo fascino. Religiosità, passione, socialità, momenti di straordinaria intensità umana che cementificano il senso dell’appartenenza e dell’identità locale. Pienamente soddisfatti i componenti del comitato, presieduto dal parroco padre Luigi Scordamaglia e composto da Andrea Bova, Carlo Ferraro, Fiorenzo Ferraro, Monica Iannello, Serena Iannello e Antonella Pungitore. Un comitato, vale la pena sottolinearlo, giovane anagraficamente ma maturo ed equilibrato in ogni fase organizzativa. Giudizi unanimemente lusinghieri, dunque, per la buona riuscita della festività patronale.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su L’Ora della Calabria l’8 novembre 2013, p. 30