Zambrone. Tante iniziative per promuovere la cultura
IL CENTRO STUDI “ARAMONI” FESTEGGIA DIECI ANNI D’ATTIVITÀ
ZAMBRONE - Il 3 Novembre rappresenta per il Centro studi umanistici e scientifici Aramoni una ricorrenza molto attesa in occasione della quale viene ricordata la data della fondazione avvenuta nel 2003. Da oltre dieci anni l’associazione si pone come obiettivo quello di promuovere e favorire la partecipazione e la crescita culturale dei cittadini con ogni mezzo. “Alle attività di ricerca si è cercato di accompagnare il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico” ha spiegato il presidente Corrado Antonio L’Andolina nell’illustrare le varie attività ideate e promosse dal centro studi per promuovere il territorio locale. L’evento più conosciuto è certamente il Tamburello Festival, la manifestazione estiva vincitrice dei sondaggi sul web, capace di coinvolge l’intero circondario. Ma sono diverse le realtà portate avanti con orgoglio dagli aramonesi come la presentazione dei testi ‘Per Santa Marina. Devozione religiosa e riti civili nella tradizione sangiovannese’ (2013) scritto da Corrado Antonio L’Andolina che nel 2012 raccolse le testimonianze delle morti bianche a Zambrone nel libro-testimonianza ‘Il canto del pettirosso’; ‘Per ragioni di salute. San Carlo Borromeo (2010) di Fabiola Giancotti e infine ‘Vicende religiose di Zambrone, 1725-1912 esegesi degli atti sulle visite pastorali. Immancabili saggi di approfondimento sui temi cari alla tradizione meridionale come nel caso ‘Ay, ay. Incursioni nelle tarantelle calabresi e dintorni’ di L’Andolina. Per non parlare dei viaggi istruttivi, sempre finalizzati a conoscere e apprezzare le straordinarie bellezze artistiche e paesaggistiche del sud Italia. Lo stesso sito, progettato per racchiudere storia, eventi e raccontare progetti futuri ha avuto un ruolo fondamentale per far comprendere la consistenza dei programmi dell’associazione anche al di là dei confini locali. Tanti temi di attualità e di cultura vengono, inoltre, affrontati e descritti all’interno dei periodici con spirito critico e coerenza. Ricorda il presidente L’Andolina: “Nell’autunno gli alberi cambiano le foglie ma rafforzano le radici. 3 novembre 2003 serata autunnale fredda e tempestosa. In uno studio notarile di Vibo un piccolo gruppo di coraggiosi pionieri dell’aggregazione nel terzo millennio, costituiva il Centro studi umanistici e scientifici Aramoni” delineando le iniziative ha poi specificato: “Tamburello festival, libri, periodici, raccolte fotografiche, sito web, Giganti, attrezzi della civiltà contadina in miniatura, convegni, viaggi organizzati sono le iniziative realizzate dal sodalizio. Manifestazioni realizzate in regime di autofinanziamento, dato non proprio trascurabile. All’epoca in cui vennero programmate, molti le giudicarono un’utopia. Può darsi che fossero tali. Ma si sa, tutte le utopie o prima o poi si realizzano”. Nel ringraziare quanti hanno creduto negli ideali espressi dall’associazione il presidente ha chiosato: “Dieci anni di passione civile, ricerca culturale, approfondimento coreutico-musicale, sensibilità aggregativa, idealità e pragmatismo. In sintesi: due lustri di operosità e concreto rispetto, da parte di tutti i soci aramonesi, per il territorio e la sua comunità”.
Giusy D’Angelo
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 3 novembre 2013, p. 30