DAL “TAMBURELLO FESTIVAL” AL RECUPERO DELLA MEMORIA
Dieci anni ricchi di eventi con l’associazione Aramoni
ZAMBRONE - Fin dagli anni ’80 il territorio di Zambrone è stato dominato da associazionismi, influenzato da un’ondata di innovazione culturale e sociale, non di poco rilievo, considerando il contesto dell’epoca. Esperienze associative durate per anni o per poco tempo, ma una più di tutte ha segnato in positivo l’attuale territorio zambronese, arricchendo il bagaglio culturale del contesto di appartenenza. L’associazione “Centro studi umanistici e scientifici Aramoni” alla cui guida il presidente Corrado Antonio L’andolina, è nata il 3 novembre del 2003 con lo scopo sociale di promuovere e favorire la partecipazione e la crescita culturale dei cittadini con ogni mezzo. L’idea iniziale dell’anima del sodalizio, Corrado L’Andolina, è stata quella «di far uscire la gente dall’isolamento culturale, ma anche sotto il piano umano». La realtà preesistente, di allora come oggi, era abbastanza complessa, vi erano dei progressi sostanziali, cambiamenti radicali, che per certi versi si traducevano in veri e propri regressi in alcuni campi. «Una battaglia di civiltà» condotta e dedicata con la mente e il cuore alla propria terra, al miglioramento sociale, al progresso di una piccola parte del territorio calabrese. Un piccolo, ma intenso e impegnativo contributo in grado di saziare di cultura il popolo calabrese. Il cuore pulsante dell’associazione Aramoni è la tradizione, la cultura, l’amore per la propria terra che deve essere valorizzata. Tante le iniziative accumulate nel tempo. Basti pensare alle dieci edizioni del Tamburello festival, evento oramai affermato e apprezzato dal circondario vibonese e non solo, che annualmente raduna un fiume umano di gente. Il suono del tamburello, pipita, organetto e tipici strumenti della tradizione, prodotti locali, dolciumi locali, sono divenuti un’ attrattiva importante e irrinunciabile. Quattro, invece, sono stati i libri pubblicati, di cui tre dedicati a Zambrone. “Il canto del pettirosso-morti bianche a Zambrone- Le testimonianze familiari”; “Vicende religiose di Zambrone 1725-1912 esegesi degli atti sulle visite pastorali”; “Ay Ay! Incursioni nelle tarantelle calabresi e dintorni”; “Per santa Marina – Devozione religiosa e riti civili nella tradizione sangiovannese”. Nove le gite in totale. L’associazione Aramoni, annualmente organizza dei viaggi con lo scopo di arricchire ed impreziosire l’animo attraverso la scoperta di posti e luoghi di eccezionale patrimonio artistico, culturale o architettonico. Tenuto anche un convegno importantissimo sulla “Calabria, calabresi e calabresità nella letteratura di Saverio Strati”. La costruzione della coppia di giganti, attrezzi della civiltà contadina in miniatura. Ben nove anni di “Cronache aramonesi”, il periodico di informazione politica e cultura che si occupa di cronaca locale, ma in particolar modo di divulgare le varie attività curate dall’associazione stessa. Una preziosa raccolta fotografica che custodisce un archivio quanto mai importante. Una storia decennale, ricca di attività, impegni, sacrifici, dedizione, passione, in cui ci si spende totalmente per il proprio territorio senza alcuna riserva. Un’ associazione caratterizzata da innumerevoli risorse, potenzialità umane, che punta sempre più in alto. Il merito va agli “Aramonesi” che costruiscono giorno per giorno una bella realtà per il proprio territorio e si propongono anche come esempio per il resto del territorio vibonese. Il merito più grande va al presidente del sodalizio, permeato da uno spirito di abnegazione, una mente folle e al contempo capace di osare, mostrare coraggio, continuare a lottare per risvegliare il clima dormiente, ma ricco di risorse della mente calabrese.
Annalisa Fusca
Pubblicato su L’ora della Calabria il 3 novembre 2013, p. 21