Zambrone
Visita nelle comunità Arbëreshë del Pollino
Di Giusy D’Angelo
ZAMBRONE - “Leggere” un territorio per scoprire e apprezzare una Calabria poco nota, una cultura e una civiltà vicina e lontana allo stesso tempo , la cultura arbëreshë. Il viaggio organizzato dal Centro studi umanistici e scientifici Aramoni e dal suo presidente Corrado Antonio L’Andolina ha voluto ripercorrere la storia di un popolo legato alla terra, alla pastorizia e al culto bizantino. Tratti che si riscontrano nella vita e nel modo di percepire la spiritualità dei nostri avi. Frascineto, piccolo centro nel comune di Cosenza, è stata la prima tappa. Qui la comunità arbëreshë (italo- albanese) ha conservato intatti gli elementi culturali e religiosi del rito bizantino. Molto apprezzata è stata la visita al Museo delle Icone e della tradizione bizantina dove, attraverso un percorso propedeutico, si è riscoperta l’arte dell’iconografia e degli elementi liturgici e teologici della tradizione bizantina. Nel borgo si è potuta ammirare la maestosità della chiesa dedicata alla Madonna Assunta, eretta nel XV secolo, dove i partecipanti sono stati accolti dal papàs Ancangelo Capparelli. Ad incantare i visitatori l’iconostasi ovvero la parete che divide lo spazio riservato ai fedeli da quello dei sacerdoti, per la bellezza e sfarzosità delle rappresentazioni realizzate da artisti locali e non. Inoltre ampio spazio è stato dedicato alla bottega del maestro Gianni Gioia maestro specializzato nella creazione di nuove icone. Paesaggi da togliere il respiro si sono potuti ammirare a Civita, il borgo fondato nel 1400 da famiglie Albanesi su un altopiano a strapiombo alle porte del Pollino. Il Museo Etnico Arbëreshë con le sue quattro sale ha disegnato perfettamente lo stile di vita di una civiltà integra e fortemente attaccata ai valori della tradizione albanese. Uno dei maggiori e migliori esempi di architettura conventuale in Calabria è rappresentato dalla Chiesa di San Bernardino di Morano Calabro. Presso il Museo di storia dell’agricoltura e della pastorizia le due guide Franca Piluso ed Erminia Di Lorenzo hanno illustrato manufatti, reperti e oggetti legati al mondo agreste. Sempre a Morano ci si è immersi nel mondo animale e vegetale del Pollino con la visita presso il museo naturalistico ‘Il Nibbio’. Il viaggio degli aramonesi è stato immancabilmente allietato dalla musica etno-popolare dei due giovani suonatori Alessio Bressi e Giuseppe Muraca i quali hanno eseguito ballate e tarantelle con l’ausilio degli strumenti della tradizione musicale meridionale. Un’occasione per consolidare le amicizie e per arricchirsi culturalmente e interiormente nella consapevolezza di aver fissato nella mente e nel cuore attimi di pura bellezza.
Pubblicato su Il Quotidiano il 18/10/2013, p. 36