UNA STORIA DI EMIGRAZIONE IN ARGENTINA
Anna Grillo, originaria di San Giovanni, ricorda la vicenda della sua famiglia
Il mio nome é Anna Maria Grillo. Sono nata 51 anni fa, nella città di Buenos Aires, in Argentina; figlia di Antonietta, nata in Soriano Calabro e di Antonino Grillo, argentino, figlio di Anna Grillo e Michele Grillo nati nel 1903 in San Giovanni di Zambrone. Mio nonno Michele é arrivato in Argentina nel 1920 su una nave. Ha lavorato come conducente nel primo tram della nostra città. Dopo alcuni anni é ritornato al suo paese per reincontrarsi con la sua fidanzata. Anna e Michele si sono sposati a San Giovanni e sono ritornati in Argentina nell’anno 1937 insieme ad alcune sorelle e fratelli e alla mia bisnona Rosa. Hanno abitato sempre in un quartiere tipicamente italiano, Parco Chas, popolato da paesani e da altri emigrati soprattutto calabresi. In Argentina sono nate le sue due figlie. Con molti sacrifici hanno costruito la casa loro e quella delle figlie. La mia infanzia fu molto felice. Sono vissuta insieme a loro, perché io e i miei genitori abitavamo vicino ai nonni. Ricordo delle storie che i miei nonni mi racontavano del loro paese natale, del quale non si sono mai dimenticati ed hanno sempre ricordato con nostalgia. Mia nonna Anna tutti i giorni leggeva con la mia nonna materna Pasqualina (nata in Soriano Calabro) un messale che lei aveva portato dal suo paese natale. Ogni luglio, inoltre, accendeva una candela al quadro raffigurante “Santa Marina”, questo era un modo per essere unita a tutto quello che lei aveva lasciato. Ricordo le conversazioni di nonna Anna e nonna Pasqualina nel corridoio della mia casa. Parlavano dei rispettivi paesi, delle usanze, dei cibi tipici, dei paesaggi: quindi, in fondo, stavano molto unite per gli stessi ricordi e per il dolore causato dal mondo che avevano lasciato. Nell’ottobre dell’anno 2009, abbiamo viaggiato con mio marito Giuseppe (figlio di crucolesi) in Italia e abbiamo visitato il paese di Soriano, Crucoli e San Giovanni di Zambrone. L’unico mio riferimento era la chiesa consacrata a santa Marina. Credevo di visitare un antico edificio di culto. Non trovandolo ho chiesto notizie a un signore molto gentile il quale mi ha detto che sua mamma quel giorno compiva 100 anni e che la chiesa dedicata a “Santa Marina” era stata ricostruita di sana pianta. Mi indicò dove fosse posiziona e mi recai per visitarla. Quando la vidi pensai subito a mia nonna. Con gioia sono entrata e ho visto la statua di san Giovanni. Allora mi é venuta in mente la stampa che mia nonna aveva nel suo messale. Ho anche visto il presepe e mi sono profondamente emozionata. Nel febbraio del 2010, dopo la dipartita di mio padre é rinata in me la necessità di contattare qualcuno che mi riportasse alle mie origini. É stato così che ho conosciuto Corrado L‘Andolina. Lo ringrazio per avermi dato la possibilità di scrivere dal profondo del cuore una parte della mia storia e delle mie origini. Sono e sarò sempre argentina, anche se nelle mie vene scorre sangue calabrese, che mi fa sentire un poco italiana e non mi fa dimenticare da dove provengo. Penso che i miei nonni saranno felici di sapere che vive nella mia mente e nella mia anima, ogni storia che ho ascoltato nella mia infanzia e che sento l’obbligo di trasmettere ai miei figli Marina e Agustino, perché il ricordo perduri di generazione in generazione. Un abbraccio forte a tutti. Attendo fiduciosa di potere ritornare al vostro paese al più presto.
Anna Maria Grillo
Pubblicato su Cronache Aramonesi settembre 2013, anno IX n. 4