A TAVOLA… CON IL MAIALE
Rombiolo, degustazione di portate tipiche calabresi
ROMBIOLO - La sagra del maiale è giunta alla sua ventesima edizione. Un traguardo di tutto rispetto anche per la scelta degli organizzatori che hanno deciso di destagionalizzare l’evento. L’iniziativa, infatti, si svolgerà il prossimo sabato sera nella frazione Presinaci. A farsi carico dell’organizzazione, l’associazione “Insieme” diretta da Franco Bagnato. Il filo conduttore dell’alimentazione è sviluppato con sapiente coerenza e infatti, tutte le pietanze sono derivate dalla lavorazione della carne di maiale. Ricco il menù la cui scelta è interamente demandata all’utente. Silvano Monteleone, componente dello staff organizzativo puntualizza: «Sotto il profilo strettamente culinario la sagra non offre il consueto pasto fisso. La scelta del cibo da consumare è affidata agli estimatori della carne di suino». Insomma, un vero e proprio self service dove ognuno sceglie ciò che gli aggrada maggiormente. La scelta è ampia e infatti può decidere sulle seguenti prelibatezze: fusilli al ragù di maiale; zuppa di fagioli con cotica e salsiccia; spezzatino di maiale, filetto, costata e salsicce ai ferri; zampini bolliti; frittole in gelatina. Immancabile il panino con salsiccia. L’animazione della serata affidata ai suoni della tradizione e alla musica d’ispirazione popolare. Nella prima parte, infatti, le vie del centro abitato saranno ravvivate dai suonatori di Gallicianò con Ciccio Nocera, dalla pipita e zampogna di Francesco Crudo e Alessandro Barletta, dalla zampogna a chiave di Giovanni Rossomanno, dal polistrumentista Nicola Costantino. A chiudere la serata Officina Kalabra, band di giovani musicisti del locale comprensorio. Una formazione che ripropone melodie che appartengono, prevalentemente, al repertorio musicale regionale. Un modo peculiare di ravvivare una serata settembrina e di proporre agli astanti un’iniziativa semplice, allegra e in linea con le risorse indigene. Risorse che afferiscono al patrimonio materiale e ancora di più a quello immateriale della comunità. Una sintesi ammirevole di operosità e prelibatezze, spontaneità e organizzazione. Una comunità che per l’occasione si rivitalizza e offre significative positività.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su L’Ora della Calabria il 6 settembre 2013, p. 28