PROGREDIRE VERSO IL PASSATO CON IL “TAMBURELLO FESTIVAL”
Danza, musica e gastronomia nel centro storico di Zambrone
ZAMBRONE - Questa sera, per le vie di Zambrone, si svolgerà la decima edizione del Tamburello festival, la manifestazione musicale-popolare organizzata dal Centro studi umanistici e scientifici “Aramoni”. Quest’anno, l’associazione presieduta da Corrado L’Andolina, ha scelto il plurimo tema del gusto, del significato culturale e sociale della danza (la “rota”, danza tradizionale della Calabria) e quello numerologico del dieci. Il titolo scelto è, dunque, “Puntati su dieci rote”, un invito a scommettere su un sentimento di appartenenza rinnovato di anno in anno dagli astanti pronti a danzare secondo le modalità tipiche del “Facimu rota”. Anche quest’anno al festival non mancheranno gli appuntamenti più tradizionali: le danze amorose dei giganti di cartapesta di origine siciliana Mata e Grifone, la “cameiuzza” pirotecnica beneaugurante che chiuderà i festeggiamenti e il laboratorio degli strumenti tradizionali musicali del musicista e zampognaro Pasquale Lorenzo, che si servirà della collaborazione dello zampognaro Salvatore Pronestì. Presenti anche Andrea Anghelone (tamburelli), Salvatore Braccio (lire) e Bruno Pitasi (tamburelli). La “Galleria d’arti e mille sapori” vanterà le esposizioni di artisti e artigiani, produttori gastronomici e costruttori della zona e si articolerà lungo la strada principale del paese. Non mancherà la sagra aramonese, sulla cui ampia varietà di prelibatezze quest’anno l’associazione ha puntato: insieme ai tradizionali “filea” con sugo di fagioli, “cururicchie”, soppressata e zeppole con le alici, ci saranno anche i dolci tradizionali come le “pitte pie” e le “nacatule”. Il fulcro della serata, tuttavia, sarà lo spettacolo in piazza 8 Marzo. Aprirà la manifestazione, alle 21:15, la poetessa briaticese Giusy Staropoli Calafati con le sue liriche ispirate alla Calabria: “Una bottega calabrese” e “Aspromonte terra santissima”. Alle 21:30 inizierà il concerto di un trio tradizionale composto da Alessio Bressi, Francesco Lesce e Paolo Napoli, giovani e talentuosi polistrumentisti che eseguiranno pastorali calabresi accompagnandosi con zampogna, pipita e altri strumenti tradizionali. Insieme a loro suonerà Pietro Adduci, rinomato suonatore di “zampogna a chiave” del Pollino, ed Elisabeth Morabito, “sonatura” prodigio di organetto di soli nove anni. Alle 22 si esibiranno gli Skaddìa, gruppo della zona dell’Altosalento specializzati nell’esecuzione del repertorio coreutico e poetico-musicale della loro terra natia con pizziche, quadriglie, ma anche canti e stornelli del Salento. Alle 23:30, infine, gli Skunchiuruti (che in dialetto reggino “sconclusionati”) giovani “sonaturi” di “Sonu a ballu”, forma di rota della zona di Cataforìo, cantato e suonato nella sua forma più tradizionale e pura, senza contaminazioni moderne e accompagnata da strumenti di antichi tra cui il flauto di corteccia e l'organetto otto bassi. Proiettato, per tutta la serata il lungometraggio: “Puntati in video”, che racchiuderà gli spezzoni delle precedenti edizioni e foto di “sonaturi” e della “festa della pita” di Alessandria del Carretto. Un appuntamento, dunque, incentrato sul sentimento di appartenenza e la passione per il gusto, i suoni e le note di una tradizione ancora entusiasticamente viva e pulsante.
Eleonora Lorenzo
Pubblicato su L’Ora della Calabria il 18 agosto 2013, p. 27