SAGRA ARAMONESE
X edizione
PUNTATI SU DIECI PIETANZE
L’amaro e il dolce. L’agro e lo zuccheroso. Il pepato e il castigato. E via di seguito. Potremmo continuare ancora per molto. Contraddizioni della gastronomia calabrese? O sua formidabile multigustosità? (Perdonate il forzatissimo neologismo). Interrogativi retorici con ovvia risposta: sì. Ma noi, qui, lo sapevamo già e non siamo tenuti a stupirci. Voi sì. Ma non solo per la varietà e i sapori che come brave damigelle precedono e seguono i bendidio di cui stiamo parlando. Bisogna aggiungerci il clima che si crea con la loro apparizione, il prurito alle papille gustative che suscita la loro visione e persino la loro posizione sui banconi, la tensione nervosa che assale l’impavido visitatore rigorosamente attestato nella fila mentre gli occhi restano puntati su quelle dieci pietanze e il rischio di non arrivare in tempo si palesa come evento tra i più perniciosi della giornata... Dieci pietanze? Forse di più. Il numero dieci è qui solo un’occasione temporale. Per segnalare il nostro anniversario. È la magia del numero dieci, nella cabala come nella matematica, come nel nostro immaginario quando abbiamo compiuto i dieci anni. Ma era anche il numero dei grandi campioni del calcio, Pelè, Maradona, Rivera, Zico e poi Baggio, Antognoni, Del Piero e Totti. Per non parlare dei richiami biblici che suscita. Persino lo Spirito Santo lo scelse per la sua calata dopo l’ascesa del nostro Signore. Non esageriamo però. Non pretendiamo tanto. Ma è quanto basta per rimanere puntati sul dieci. Con umiltà e il dubbio che... le sorprese non finiscono mai!