SKADDIA
Skaddìa nel dialetto salentino significa fichi secchi. Un prodotto caratterizzante la laboriosità contadina: ricetta semplice, ma preparazione lenta e impegnativa. Un alimento presente, fino a pochi decenni fa, in ogni dispensa pugliese e saldamente ancorato alla tradizione locale. Una scelta non casuale, infatti gli Skaddìa sono nati per omaggiare le melodie, i canti, le nenie e gli stornelli della zona comunemente denominata “Altosalento”. Il fine, valorizzarne i suoi tramandanti, le tecniche sviluppate, i ricordi vivi, sottili e per preservarne e trasmetterne la conoscenza rituale e tradizionale, incorporata nella memoria di quest’angolo della Puglia. Attraverso l’esecuzione dei brani, si mira a far conoscere il patrimonio culturale di una zona della Puglia, a sviluppare il senso di appartenenza, la conoscenza della storia, della cultura e a rafforzare l’orgoglio delle proprie origini. Obiettivo del gruppo musicale é la trasmissione veritiera di una parte della produzione poetica-musicale dell’ “Altosalento” affidata alla tradizione orale che include pizziche, canti e stornelli, raccolti dalla viva voce degli anziani. Il repertorio di musica tradizionale, comprende anche polche e quadriglie, dalle quali l’ascoltatore viene rapito e coinvolto nel ballo. Tutte le esecuzioni si basano, pertanto, sulla ricerca popolare: dai canti di lavoro nei campi a quelli d’amore, alle pizziche delle varie zone (San Vito dei Normanni, Carovigno, Ceglie Messapica, Ostuni).