ZAMBRONE, “PER SANTA MARINA” TRA RITI RELIGIOSI E PIETÀ POPOLARE
La patrona di San Giovanni nel volume di Corrado L’Andolina
ZAMBRONE - Nel corso dello svolgimento della festa di Santa Marina a San Giovanni di Zambrone, celebrata solennemente il 17 del mese di Luglio, è stata dedicata una serata alla presentazione del libro di Corrado Antonio L’Andolina dal titolo: “Per Santa Marina - devozione religiosa e riti civili nella tradizione sangiovannese”. Presenti al tavolo dei relatori: Salvatore Berlingeri, giornalistae moderatore; Pasquale Landro, sindaco di Zambrone; don Pasquale Sposaro, parroco di San Giovanni di Zambrone; don Giuseppe Blasi, sacerdote presso la casa della carità al villaggio don Mottola di Tropea; Marianna Gentile, catechista di San Giovanni; Francesco Lesce, ricercatore all’Unical; Giusy Staropoli Calafati, poetessa e voce narrante; Corrado Antonio L’Andolina, autore del libro. Una manifestazione culturale curata nei minimi particolari. Un’esposizione artistica a cura di Anna Giamborino e Lidia Pugliese. Ogni intervento, inoltre, intervallato da una dolce melodia, dall’armonioso suono di un orchestra di flauti, clarinetti, violoncello e tromba. Il tutto da contorno alla vera e propria protagonista della serata: la Santa patrona del paese, oggetto di attenzione e di ricerca dell’autore del libro. Inizialmente si è data la parola a Francesco Lesce, ricercatore dell’Università della Calabria. «L’autore richiama ad una riflessione sulla cultura. Che cos’è oggi la cultura? Si delineano, in realtà, due Calabrie che convivono. Una caratterizzata dalla cultura, vista come bene vendibile, prodotto di mercato, da cui ci si può estrarre economia e sviluppo. L’altra via, considerata perdente, può essere vista in chiave antropologica, la linea seguita da Corrado, cercando di migliorare la qualità del rapporto quotidiano». Seguendo il concetto di Aristotele, il quale sosteneva che il fine ultimo della polis era: “il buon vivere”. A seguire i saluti delle autorità civili e religiose. «Santa Marina diventa un faro da attualizzare nei nostri giorni- ha affermato don Giuseppe Blasi- una donna eroica, portatrice di valori, per cui ha anche versato sangue e sacrifici. Il libro sarà un segno di santità in mezzo al popolo di San Giovanni». La poetessa Giusy Staropoli Calafati ha,in seguito, letto delle poesie, composte in italiano e in vernacolo, riflesso della vita della Vergine patrona dei sangiovannesi, fonte di intense emozioni rese ancor più travolgenti dal suono dell’orchestra di sottofondo. Vi è stato, inoltre, l’intervento di Marianna Gentile, catechista della parrocchia “Santa Marina”, di San Giovanni. Ella ha voluto esprimere la sua gioia ed emozione suscitata dalla lettura del libro. «Leggendo il libro- ha affermato- ho potuto notare la fratellanza che univa un tempo la comunità, le occasioni di generosità. Gioie che ,oggi, presi da tutt’altro, non riusciamo a cogliere». Infine l’autore del libro. «Il titolo stesso -ha sostenuto Corrado L’Andolina- rappresenta una ricerca che ruota attorno alla figura di Santa Marina. Un libro che testimonia il culto della Vergine, arricchito di testimonianze di persone del luogo». Interventi dell’autore impreziositi da citazioni di celebri personalità a dimostrazione della sua passione per la lettura. «La scrittura è nutrimento per lo spirito- ha affermato L’Andolina- un universo comune con molti istanti. La lettura, invece, è uno strumento di crescita. Lettura e scrittura sono, dunque, spunti per conoscere meglio se stessi». Un accostamento infine della patrona Santa Marina alla figura di Antigone, narrata nella tragedia omonima di Sofocle. Entrambe devote ai propri familiari. Antigone contrappone alla legge del tempo la sua legge morale e divina per dare una degna sepoltura al fratello, sacrificando la propria vita. Santa Marina legata ai valori ha accettato con spirito di sacrificio e abnegazione le calunnie attribuitale. Un delizioso buffet ha terminato la serata.
Annalisa Fusca
Pubblicato su Calabria Ora il 16 luglio 2013, p. 30