IL “BAR DI FRANCO”, UN RIFERIMENTO PER GLI ZAMBRONESI DA OLTRE 50 ANNI
ZAMBRONE - Nel 1956 Fortunato Grillo avviò, nella frazione San Giovanni, un’attività di piccolo commercio rivolta al pubblico. In termini moderni, sarebbe stata chiamata bar. All’epoca, ovviamente, non c’era la ricca offerta dei prodotti odierni. Ma pur tuttavia l’inizio di una tale impresa creava in seno alla comunità un’altra occasione di aggregazione e l’incipit di un nuovo modo di rapportarsi con i radicali mutamenti socioeconomici. L’azienda continuò per vari lustri ampliando il suo raggio commerciale e adeguandosi, di volta in volta, alle accresciute esigenze dell’utenza. Cambiamenti graduali, ma costanti, attenti alle proposte innovative suggerite dal mercato contemperate alle richieste locali. Nel 1984 la ditta venne rilevata dal figlio del fondatore, Francesco Grillo. Il “bar di Franco”, come è chiamato dai sangiovannesi, ha continuato a svilupparsi e ad essere un riferimento per il paese. Qualche giorno fa, l’esercizio si è trasferito dalla sua storica sede in una antistante ad essa. Il nuovo locale si caratterizza per le soluzioni d’arredo moderne e raffinate e per l’avanguardia delle varie attrezzature. Tante le presenze per un appuntamento atteso a lungo. Il bar avrà una gestione familiare. Franco Grillo è sposato con Maria Antonietta Mastrilli che collabora col marito da sempre; entrambi genitori di tre figli: Fortunato, Francesca Lucia e Marina Nicoletta. Una famiglia laboriosa, conosciuta e apprezzata per la sua cortesia e disponibilità. Il “bar di Franco” è destinato, quindi, ad essere un centro d’incontro sia per i giovani che per gli anziani. Un’attività che in un periodo di crisi rappresenta anche una sfida ai tempi, affrontata con gli strumenti più appropriati, quelli dell’ottimismo e dell’esperienza.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 24 giugno 2013, p. 27