IN SCENA GLI ALUNNI DI ZAMBRONE PER LA RECITA DI FINE ANNO SCOLASTICO
ZAMBRONE - Lo scorso 11 giugno, presso il centro sociale, un progetto originale ha impegnato gli allievi delle scuole della frazione San Giovanni. La rappresentazione di chiusura dell’anno scolastico, infatti, è stata incentrata sull’ambiente e sulla necessità di una cultura della raccolta differenziata dei rifiuti. Non a caso, la didascalia di un disegno collocato sulla parete centrale recava il titolo: “Voglio un mondo più pulito”. Questo l’incipit della recita scolastica: «La terra è viva, respira, si trasforma incessantemente. Gli alberi, il sole, i fiori, gi animali: il nostro ambiente è vivo, ed è bene così prezioso da essere indispensabile per la nostra sopravvivenza e per quella di tutti gli altri esseri viventi». Attraverso canti, cori e coreografie variegate, gli alunni hanno messo in scena il ciclo della natura e i gravissimi danni riportati da esso ogni qual volta viene interrotto o danneggiato. Un modo diretto per trasmettere il valore dell’ambiente e il rispetto per il creato. Le insegnanti coinvolte nell’iniziativa sono state: Maria Giuseppina Bonavota, Rosalba Figliano e Giuseppina Naso, Natalina Callipo, Maria Ciracò, Maria Francica, Mimma Merenda, Rossella Natale, Anna Pantano, Tina Restagno e Michele Rombolà. Generoso l’apporto del personale non docente composto da Vito Boragina e Domenica Grillo. L’atmosfera è stata allietata da musiche classiche (e non solo) di particolare impatto emotivo. Due le canzoni eseguite dagli allievi del posto, a firma di Dolores Olioso: “Quanta vita c’è” ed “Sos pianeta terra”. Le altre composizioni interpretate dagli alunni sono state: “Riciclo rap” testo di Michele Casella e musiche di Renato Giorgi ed “Aria, acqua e terra” testi di Elena Storchi e musica di Renato Giorgi. Al termine della rappresentazione, i saluti e le riflessioni sul tema da parte della dirigente scolastica Giovanna Pileggi e del sindaco Pasquale Landro. Presenza massiccia delle famiglie dei piccoli allievi del posto. Al termine, “diploma” di congedo agli alunni della classe quinta. Un momento di condivisa emozione, sintesi della gioia per il traguardo conseguito e della malinconia per un ciclo della vita ormai chiuso. Attimi scanditi dalla una semplicità gravida di serenità.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 15 giugno 2013, p. 28