l’iniziativa
LA SCUOLA DI ZAMBRONE CON LA MUSICA ANNI ‘60
ZAMBRONE - Dieci e lode! È questo il voto che meriterebbero gli allievi e i docenti della scuola secondaria di primo grado per il saggio di fine anno. L’evento ha avuto luogo nella suggestiva cornice di piazza Otto Marzo lo scorso mercoledì. Da sottolineare che i teli colorati e coerenti col tema proposto hanno ulteriormente impreziosito la scenografia. Eloquente il titolo del progetto musicale: “I favolosi anni ‘60”. La corposa orchestra composta dagli allievi del capoluogo e delle frazioni ha eseguito, con arrangiamenti singolari, alcuni brani nazionali e internazionali di quella che è considerata l’epoca più feconda della musica pop e rock del secolo passato. I docenti degli strumenti musicali sono stati: Alessandra Castelli (flauto), Mercurio Corrao (clarinetto), Antonio Baccaglini (corno) e Assunta Gigantino (violoncello). Registrata la collaborazione dell’intero corpo docente: Vincenzo Laganà (Educazione musicale), Piero Locane (Arte e immagine), Paola Giuliano (Italiano), Anna Romano (Inglese), Eva Epifanio (Francese), Rocco Sergi (Educazione tecnica), Rosaria Cirianni (Sostegno). Fra le figure che hanno sostenuto il progetto sin dalle sue prime battute, anche la dirigente scolastica Giovanna Pileggi e il direttore amministrativo Luigi Prestia Lamberti. Presente all’evento anche il primo cittadino Pasquale Landro che ha ringraziato alunni e professori «per l’eccellente lavoro svolto». I brani eseguiti sono stati: “C’era un ragazzo”, “Il mondo”, “Cuore matto”, “Azzurro”, “Pregherò”, “Diana”, Let’s twist again”, “Blowin’ in the Wind”, “Michelle”, “Obladì obladà”, “Yellow Submarine”. Tutte le interpretazioni si sono segnalate per originalità e verve. A seguire, un cortometraggio realizzato dagli allievi della III A dal titolo eloquente: “Insieme contro il bullismo”. Al termine, una lettera di ringraziamento degli alunni della terza classe ai loro docenti dai contenuti semplici e profondi, diretti e immediati. Gli allievi, infatti, hanno tratteggiato la personalità di ogni docente soffermandosi sui lati caratteriali più singolari o sulle espressioni usate con frequenza nella quotidianità, oppure sui loro insegnamenti più importanti, quelli diretti alla loro formazione educativa. Una lettera che ha fatto sorridere ma anche piangere, per la profonda emozione che ha coinvolto i protagonisti. Una serata che ha registrato una partecipazione straordinaria della popolazione. La comunità, unita nell’apprezzamento della buona musica, ma, soprattutto, nella condivisione dei momenti migliori che alimenta la storia locale: quella segnata da uno spirito di concordia ed amicizia. Uno dei tanti “miracoli” della scuola…
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 14 giugno 2013, p. 32