Zambrone. Iniziativa nell’ambito del programma dell’associazione
UNA PROFICUA VISITA A CASERTA
Gli Aramonesi alla sfarzosa Reggia e al grande setificio
ZAMBRONE - Un viaggio per Caserta organizzato con meticolosità. E in effetti, lo scorso sabato (11 maggio) i risultati sono stati più che positivi: cultura, allegria, sorprese, curiosità, gli ingredienti principali che hanno caratterizzato il tour degli Aramonesi. A farsi promotore dell’iniziativa il Centro studi umanistici e scientifici Aramoni presieduto da Corrado L’Andolina. Prima tappa, la reggia. La visita dell’edificio è stata accompagnata dalla guida regionale Lucia Di Cristofano che aveva curato il percorso degli aramonesi anche lo scorso anno, a Paestum. Puntuali, circostanziate e semplici, le sue modalità espositive. Fu Carlo di Borbone nel 1750 che volle erigere la reggia quale centro del nuovo regno di Napoli, ormai svincolato dall’egida spagnola. L’ideazione venne affidata all’architetto Luigi Vanvitelli. Fra i vari obiettivi: rivaleggiare con le più importanti dimore reali europee. La sua superficie è di circa 47mila metri quadrati, l’altezza di 5 piani pari a 36 metri lineari Particolarmente calamitante lo scalone d’onore, tipica creazione dell’arte scenografica del Settecento. A completare la meravigliosa opera, il parco reale ideato anch’esso da Vanvitelli e ispirato dalle soluzioni rinascimentali introdotte da André Le Notre a Versailles. La visita è poi proseguita per il complesso monumentale di San Leucio, ubicato nella periferia di Caserta. La struttura nacque per volontà di Ferdinando IV di Borbone che creò una Real Colonia funzionale anche alla produzione e alla lavorazione della seta. Conservati in maniera eccellente sia la struttura reale che le macchine adibite al trattamento del pregiato tessuto. Ad accompagnare, passo passo, gli Aramonesi tre “sonaturi”: Alessio Bressi, Alex De Rito e Samuele De Rito: organetti, tamburelli e lira gli strumenti suonati per l’intero arco della giornata. Al ristorante, anche la piacevole sorpresa della mascotte di Zio Paperone e dei pupi calabresi di Alessio Bressi, che hanno ulteriormente rallegrato i tanti ragazzetti presenti. Il canto, invece, è stato curato da un’anziana zambronese, Rosa Morello. Festeggiati anche Rosy Conca e Giuseppe Barbieri per il loro anniversario di matrimonio, con tanto di serenata all’organetto. Graditi dai cinquantaquattro gitanti, i dolci preparati dalle esperte mani delle donne del posto: Silvia Duart, Angela Grillo e Cristina Mazzitelli.
b.v.
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 24 maggio 2013, p. 33