COMUNITÀ DI DAFFINÀ IN FESTA PER SAN NICODEMO
Il patrono di Daffinà (frazione di Zambrone) è san Nicodemo che si venera il 12 marzo. Particolare la tradizione collegata alla devozione religiosa. All’alba della festività patronale, infatti, le donne del posto si riuniscono per cucinare il riso con i ceci che verrà poi distribuito agli astanti dopo la messa mattutina e in seguito alla relativa benedizione. La festività patronale è stata organizzata dai coniugi Barbara Lo Torto e Domenico Mazzitelli. La prima ha anche coordinato le operazioni relative alla cottura del riso coi ceci. Presenti nella circostanza anche Maria Brizzi, Silvana Conca, Andreina Grillo, Maria Grillo, Caterina Lo Tartaro, Moira Lo Tartaro e Margherita Taccone. Un dato curioso che vale la pena sottolineare è il seguente. Tra le donne presenti alla cottura del riso, la più anziana è risultata Margherita Taccone, classe 1922. La più giovane, invece, Caterina Lo Tartaro, classe 1985, la quale ha partecipato alla ritualità per la prima volta, con lo specifico intento di imparare le modalità di cottura della pietanza. Una sorta di ideale consegna della tradizione, la quale per mantenersi in vita necessita della curiosità e dell’impegno dei giovani e che rimanda ad un sentimento espresso da Pier Paolo Pasolini: «Solo nella tradizione è il mio amore». La benedizione del riso e le funzioni religiose sono state curate dal parroco don Nicola Berardi. Puntuale e approfondita l’omelia intessuta da monsignore Filippo Ramondino, il quale ha affermato: «Noi dobbiamo ispirarci a san Nicodemo che ebbe il privilegio di contemplare il volto di Gesù. E per rendere il messaggio evangelico attuale, occorre interpretarlo con coerenza, efficacia e sapienza».
Pubblicato su Cronache Aramonesi, aprile 2013, anno IX n. 3