TESTAMENTO DELL’AMICIZIA PER LINA BARBIERI
Succede troppo spesso ormai nella mia vita di vivere giorni tristi e cupi (anche se purtroppo, non sono l’unica al mondo a provare dolore). Quei giorni in cui guardi alla vita con occhi più dolci e più cattivi, apprezzando l’amore delle persone che hai la fortuna di avere vicino, osservandone ogni minimo movimento o espressione, ammirandone gli atteggiamenti naturali. Col sorriso e un velo di lacrime negli occhi. E poi, quel nodo in gola che si crea proprio lì, e ti rende difficile persino respirare! Un nodo che si stringe sempre più, quando sale la consapevolezza dell’assenza fisica della persona cara. Mi è successo troppo spesso, nella mia vita, di perdere persone amiche. Amate e rispettate per quello che erano, nella loro semplicità, nella loro cultura, nei loro modi di fare. Mi è capitato davvero troppo spesso di parlare di loro utilizzando i verbi al passato e di provare una stretta fortissima e dolorosa al cuore. Ma alcune di loro, non riesco proprio a pensarle lontane e continuo a utilizzare i verbi al presente. Perché non c’è cosa più bella di aver conosciuto persone che hanno arricchito la tua vita, l’hanno resa più forte, più piena, hanno lasciato il segno vitale della loro esistenza senza perdersi, come molti, nella triste e arida lotta al potere e alla materia che caratterizza la vita di molti uomini. Una di queste... sei tu, Lina. Di te, mi resta una forza immensa. Il tuo esempio di vita solare e forte, la tua caparbietà, la tua intelligenza nelle discussioni e la dolcezza riservata alla tua famiglia. Di te mi resta quell’umiltà dignitosa e forte che ti caratterizzava. Quella caparbietà in tutto quello che facevi e che era ispirata da sani principi, da una vita limpida come l’acqua. Di te mi resta l’orgoglio di vedere i tuoi figli così educati e felici. Di vedere in loro, le tue qualità. Penso sia questo alla fine il compito dei veri amici: portare avanti le ricchezze immateriali che ognuno di noi lascia all’altro. Non importa nella vita quanto ci si frequenti, quanto si possa stare insieme e condividere lo stesso tempo. Penso e, sono convinta, che la cosa più importante sia proprio fare tesoro dell’amicizia ricevuta e delle qualità che hanno caratterizzato la persona. E sarà proprio questo il testamento più bello che gli amici si possono lasciare. Ho impresse nella mente e negli occhi gli attimi in cui ci siamo viste per l’ultima volta. Era alla fiera del paese, l’1 settembre. Ci siamo abbracciate, siamo rimaste un po’ a guardarci, senza dire niente. Poi tu mi hai detto che eri un po’ debilitata per le cure ma che era tua intenzione riprenderti presto per tornare alla vita di sempre. Io ti ho sorriso, ti ho stretto la mano e ti ho detto che ce l’avresti fatta e che ti aspettavo per organizzare una giornata felice per i nostri bambini. Tu mi hai detto di “Non mollare, mai!”. Ecco dove era la tua grande forza… Ci siamo lasciate con una promessa. E sai già che la manterrò.
Mariella Epifanio
Pubblicato su Cronache Aramonesi n. 1, gennaio 2013