NAZZARENO GRILLO, L’ESEMPIO DI UN UOMO LEALE E GENEROSO
Lo scorso 15 novembre, se ne è andato Nazzareno Grillo, un altro collaboratore degli “Aramonesi”. La sua collaborazione, in particolare, si manifestò durante le prime edizioni della sagra aramonese, allorquando con la sua inseparabile moglie, Rosa Taccone, si prodigò, ripetutamente, a cucinare fagioli e peperoni arrostiti da servire poi durante la serata del Tamburello festival. La sua presenza alla kermesse zambronese, puntuale e costante. Nazzareno Grillo era uno dei tanti collaboratori dell’associazione “Aramoni”che ha operato in silenzio e con generosità. Un uomo serio ricco di eccezionali virtù umane, prima fra tutte, la sua incommensurabile gentilezza. Doti e qualità pienamente ereditate dai suoi figli: Elisabetta, Nicodemo e Giacomo, anche loro assidui collaboratori del sodalizio zambronese. Durante la messa, il parroco, don Nicola Berardi ha ricordato «la sua timidezza e le sofferenze patite durante la malattia. Un uomo che ha saputo amare il prossimo e che anche nella malattia non ha mai smesso di credere nel Risorto». Un ricordo affettuoso anche da parte dei nipoti che hanno rievocato la sua tenera dolcezza. Corrado L’Andolina, presidente del Centro studi umanistici e scientifici Aramoni ha poi pronunciato l’elogio funebre: «Un albero di vita e di saggezza -ha affermato- e proprio per tale ragione, riferimento costante di una famiglia unita. Nazzareno sarà assente nella sua fisicità, ma presente nelle preghiere e nei pensieri di Rosa, la moglie, persona con cui ha vissuto la quasi totalità del suo percorso di vita. Una donna speciale Rosa, con la quale ha condiviso i momenti lieti e le avversità, le gioie e i dolori. Nazzareno lascia un ricordo indelebile nei nipoti e in tutti i parenti che con lui hanno avuto occasione di spartire la gioiosità di una familiarità dolce e segnata da tanti momenti di tenerezza. Ma il suo ricordo sarà sempre presente negli amici per i doni preziosi che lascia in eredità: immagini e momenti caratterizzati dalla semplicità e dalla sincerità, dalla generosità e dalla lealtà». Con voce rotta dall’emozione, ha infine aggiunto: «Di Nicola Nazzareno Grillo resterà vivo il suo ricordo, quello di uomo equilibrato e corretto. Noi abbiamo voluto sinceramente bene a Nazzareno e continueremo a volerne ai suoi familiari tenendo impressa nella memoria la sua umanità che rimarrà nel patrimonio emozionale di Daffinà».
Paolo Caia
Pubblicato su Cronache Aramonesi, gennaio 2013, n. 1