LE NENIE DEI RAGAZZI PER ANNUNCIARE LA BUONA NOVELLA
Da una discussione con un “sonaturi” di mezza età è emerso che il suono della zampogna deve precedere la processione del Bambin Gesù. Perché, a suo giudizio «è la musica che officia il sacro». Un’affermazione ricca di risvolti culturali profondi. Un tempo in tutti i centri abitati della Calabria, il Natale era caratterizzato dal suono della zampogna. Uno strumento che varia a seconda dell’area geografica di appartenenza (quattro i tipi di zampogna presenti in Calabria). Sul Poro, che aveva influssi culturali diretti anche sul capoluogo tirrenico, quello principe era la “zampogna a chiave” particolarmente adatto a tradurre in musica i sentimenti di fede religiosa. Di norma questo strumento di antichissima origine agro-pastorale si accompagnava alla pipita (chiamata anche “totarella” o ciaramella). Un suono ancestrale che rimandava a una cultura coreutico-musicale preesistente alla nascita dello stesso Salvatore. E d’altronde, le pastorali natalizie rappresentano i suoni più antichi espressi sul territorio. Tante le musiche e i canti di derivazione popolare-religiosa. In particolar modo, spiccano, per la loro qualità testuale e musicale, gli inni alla nascita di Gesù e i canti mariani. Tanto per fare alcuni esempi: “Canto augurale su zampogna ‘a chiave”, “Allestitevi cari amici”, “Pastorale dal Pollino, “Madonna du Rosaru”. I tempi cambiano. Rimane però immutato il desiderio di sacralizzare il periodo natalizio anche mediante la musica. La novena di Natale non ha registrato le note degli antichi strumenti popolari. In compenso c’è stata la partecipazione, all’esecuzione delle nenie, di tanti ragazzi e tante ragazze del posto; sia nel capoluogo che nelle frazioni. Usati, nella circostanza, strumenti legati all’attuale contesto musicale (flauto traverso, clarinetto, tromba, sax). Tutti accomunati, i giovani musicisti, dalla passione per la musica e per l’amore verso ciò che rappresenta il Natale. Un punto fermo che può rappresentare l’incipit di una tradizione che si rinnova nelle modalità espressive ma rimane sempre uguale a se stessa nello spirito. Anche questa è la magia del Natale. Nutrito, in particolare, il gruppo sangiovannese, cui hanno preso parte: Antonio Giannini, Francesco Giannini, Giuseppina Giannini, Giusy Giannini, Luigia Giannini, Luigi Giannini (22 settembre 2000), Luigi Giannini (19 novembre 2000), Maria Giannini, Vincenza Giannini, Enza Gentile, Domenica Chiara Grillo, Vincenzo Grillo, Francesca La Bella, Francesco Lico, Celeste Satriano, Francesco Satriano, Vincenzo Scordamaglia, Damiano Vallone, Francesca Vecchio, Maria Vecchio.
Corrado L’Andolina