la trasferta
LA BANDA DI ZUNGRI S’ESIBISCE IN VATICANO
ZUNGRI - L’orgoglio di una comunità che si esprime attraverso una prestazione particolare eseguita dal suo complesso bandistico “Giuseppe Verdi”. L’occasione è stata offerta dalle celebrazioni in onore all’anno della fede e al 25° anniversario dall’istituzione della “Fondazione Migrantes”, organismo della Cei sorta per assicurare assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri e per promuovere opere di accoglienza nei loro confronti. Il programma ha avuto inizio venerdì scorso, con la partecipazione dei musicisti zungresi alla santa messa presso la Basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale Antonio Maria Vegliò presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti. Il giorno successivo, la performance della banda ha seguito il seguente itinerario: Castel Sant’Angelo, via della Conciliazione, sala “Paolo VI”. Il gruppo, composto da 38 elementi, si è disposto in otto file, procedendo in modo perfettamente allineato. Magistrale l’esecuzione dei brani proposta. Soddisfatto il presidente del gruppo Pietro Limardo che sin dalla costituzione del sodalizio musicale si è sempre prodigato per la sua costante crescita. A tale proposito giova ricordare che il complesso è sorto nel 2001 ed è composto, nella quasi totalità, da giovanissimi musicisti del posto. La direzione è affidata alla sapiente guida del maestro Antonio La Torre, docente al conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia. I capi-banda, Marco Caputo e Francesco Scidà sono musicisti cresciuti in seno alla formazione. Fanno parte del direttivo anche Bruno Caputo, Nicola Pugliese e Domenico Raffa. Dopo l’esibizione, alle ore 11, la banda è stata ricevuta dal sommo pontefice nella “Sala Nervi”. Ben centocinquanta i complessi presenti all’appuntamento. In merito all’iniziativa, il presidente Pietro Limardo ha dichiarato: «L’evento ha avuto una portata storica ed è destinato a rimanere bene impresso nella memoria dei partecipanti che porteranno sempre con sé il ricordo di una giornata decisamente emozionante». Presenti nella circostanza anche il primo cittadino Franco Galati e il vicesindaco Caterina Gaudioso. A tale riguardo, il sindaco ha dichiarato: «Il complesso “Giuseppe Verdi” rappresenta un patrimonio per la comunità, specie per la sua positiva capacità di aggregazione. Per tale ragione -ha concluso Galati- l’amministrazione ha sostenuto l’iniziativa che rappresenta un momento artistico e spirituale di altissimo livello». Sulla stessa lunghezze d’onda Caterina Gaudioso «l’occasione, di per sé nobile, consolida e stimola nuove adesioni al complesso bandistico; un dato confortante, che verrà dunque supportato dall’ente». Fra i musicisti, Cristian Alleva, percussionista, il quale ha aggiunto: «Con la banda ho condiviso tanti momenti, sempre segnati dall’amicizia e dalla professionalità. Ma quello di pochi giorni fa ha un significato che supera l’orizzonte della quotidianità e s’inculca nel profondo del mio animo». Il sentimento comune registrato fra i partecipanti, è dunque di gioiosa partecipazione a un evento sentito e significativo. E allora ritornano in mente le parole di sant’Alfonso Maria de’ Liguori fine teologo e autore di canti religiosi: «Amate e ridete: chi ama un Dio così buono non deve ammettere mai pensieri di mestizia nel suo cuore».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 7 ottobre 2012, p. 35