ZUNGRI, IL SINDACO REVOCA LE DELEGHE AGLI ASSESSORI
A breve un rimpasto nell’esecutivo guidato da Galati
ZUNGRI - Panta rei affermava Eraclito. Secondo il pensatore greco, in natura, è impossibile combinare una duplice medesima esperienza. Con ogni probabilità, la circostanza è vera anche in relazione alla politica. Una volta che subentra un cambiamento radicale, difficile ipotizzare ritorni a equilibri perduti. E così, difficilmente, l’esecutivo comunale potrà essere rimodulato nella stessa composizione esistente fino a ieri. I fatti. Da molti mesi, una componente della maggioranza, composta da tre consiglieri (di cui uno in giunta) ha assunto un proprio orientamento politico. In talune occasioni ha votato i provvedimenti portati in seno al consiglio; in altre se ne è di fatto dissociata mediante la sua assenza dall’assise comunale. Tale posizione è stata confermata nell’ultima seduta consiliare, svoltasi lo scorso giovedì. Contestualmente va registrato il progressivo distacco di un consigliere di minoranza dal suo originario schieramento. Quest’ultimo, però, non ha mai formalmente aderito alla maggioranza, anzi, ha sempre sottolineato il suo ruolo indipendente ed equidistante dai gruppi presenti in consiglio. Il capogruppo di minoranza, Domenico Pugliese, in considerazione del nuovo quadro politico, ha chiesto, nelle settimane passate, le dimissioni del sindaco. Il capo dell’esecutivo, Francesco Galati, ha sempre replicato sottolineando la presenza di una maggioranza sia numerica che politica capace di amministrare l’ente. A questo punto, a prendere in mano il pallino della politica locale è stato il primo cittadino, il quale, con l’iniziativa di ieri ha assunto una posizione netta: l’azzeramento della giunta. Con formale comunicazione, agli assessori comunali sono state revocate le deleghe conferite. Nell’atto di revoca, il sindaco ripercorre tutte le vicende che lo hanno indotto ad adottare tale decisione. Questo l’incipit: «Le ultime vicende politiche ed amministrative, in particolar modo le ultime sedute del consiglio comunale, importantissime al fine della continuazione della consiliatura, che hanno registrato l’assenza strumentale e ingiustificata di alcuni consiglieri di maggioranza mi hanno indotto ad assumere decisioni che mai avrei immaginato». Poi, l’atto, puntualizza i numerosi tentativi volti a ricomporre la frattura: «Prima di giungere a tale determinazione ho cercato, in più occasioni, il confronto, il dialogo, l’ascolto, la comprensione degli atteggiamenti ostili messi in atto da tre consiglieri di maggioranza». Considerato l’esito negativo di tale azione, la comunicazione evidenzia: «Non sono più disposto ad accettare che consiglieri di maggioranza, addirittura assessori, non si assumano l’onore e l’onere di contribuire positivamente, con la loro presenza e con il loro voto in aula, al sostegno dell’azione amministrativa messa in campo esclusivamente per il bene e la crescita della nostra comunità». Il sindaco, tuttavia, intende proseguire la sua azione amministrativa, intento confermato nella conclusione dell’atto di revoca: «Mi riservo di nominare al più presto una nuova giunta comunale che dia impulso all’azione di governo dell’ente». Il divenire è per Eraclito l’arché, ciò che governa il mondo. Regola aurea anche in politica.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 23 ottobre 2012, p.30