Zambrone. In un sondaggio condotto da un portale Internet
IL TAMBURELLO FESTIVAL INCORONATO MIGLIORE EVENTO VIBONESE DELL’ESTATE
di NICOLA COSTANZO
ZAMBRONE - «Un successo che rende merito a un lavoro impegnativo, il quale fa perno sulla tenacia, sulla generosità e sullo spirito di abnegazione dei soci del Centro studi Aramoni. Ringrazio quanti hanno espresso la preferenza in favore del Tamburello festival, perché in tal modo hanno manifestato, ancora una volta, stima e vicinanza all’associazione Aramoni. Ringrazio pure la Thoth che ha gestito le due fasi del sondaggio con encomiabile professionalità. Infine, un sentito grazie anche ai gruppi che si sono esibiti, Sasà Megna e Dericati, Lisarusa, Radici Calabre e a tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita del festival. Il premio quale migliore evento estivo provinciale rende gli “aramonesi” orgogliosi del loro operato e li ripaga di tanti sacrifici ed energie profuse per e con la comunità zambronese». Con queste parole, il presidente del Centro studi Aramoni, Corrado L’Andolina, ha commentato il successo riportato nel sondaggio proposto dal portale www.vibonesiamo.it per decretare la manifestazione estiva più apprezzata. Il sondaggio, giunto alla sua seconda edizione, ha visto una riconferma nella vittoria del Tamburello festival che si era già affermato lo scorso anno nella medesima competizione. Ben 1378 i voti registrati. Il Tamburello festival ha riportato 298 voti; gradino d’argento per il Mediterranea sound festival di San Costantino di Briatico; terzo posto, poi, per la Sagra della sujaca di Caria. Al vincitore, uno sconto sui prodotti della Thot e una coppa personalizzata; trofei anche per gli organizzatori delle iniziative giunte al secondo e terzo posto. La kermesse zambronese continua quindi a registrare consensi e apprezzamenti per la sua coerenza progettuale fondata su un felice mix di cultura e condivisa partecipazione. Un’iniziativa che ha quale suo collante, l’adesione di una parte significativa della comunità locale e il sostegno di tanta gente che vive al di fuori dei confini comunali. Il segreto del successo, evidentemente, non è da ricondurre soltanto all’elemento coreutico-musicale, ma alla capacità di coinvolgere e orientare, positivamente, le risorse umane del posto (e non solo). In tal senso, il Tamburello festival, al pari di altre rassegne, tra le quali il Mediterranea sound festival o il Facimu rota-Filocatrum fest (giunta quarto con 184 voti di preferenza) indica un nuovo percorso organizzativo che punta deciso sulla volontà di ricostruire o rinsaldare vincoli sociali intorno a modelli, simboli e valori condivisi in seno alla comunità. Un sistema in parte già sperimentato dalle sagre storiche e ben consolidate presenti nell’area, quali la Sagra della sujaca di Caria o la Sagra della nduja di Spilinga (giunta quinta con 121 voti) o quella del vino di Brattirò (nona, con 51 preferenze). Una riflessione condivisa da Corrado L’Andolina, il quale, in merito, ha chiosato: «Riportare la gente a discutere e a confrontarsi, ad operare in comunione d’intenti è la nuova sfida di chi concepisce la socialità non come l’ambita preda del “mercatismo”…ma il prioritario strumento di crescita umana e culturale».
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 25/9/2012, p. 30