la manifestazione
IL TAMBURELLO FESTIVAL FA DANZARE ZAMBRONE
ZAMBRONE Questa sera, nella piazza Otto marzo di Zambrone, serata conclusiva del Tamburello festival, la kermesse etnico-musicale organizzata dall’associazione “Aramoni”. Per la nona edizione del Tamburello festival è stato scelto un tema estremamente evocativo: le “Passate” della memoria, ovvero i motivi, i tessuti musicali di natura identitaria sui quali ciascuna comunità ricama i testi dei suoi canti e sulle quali struttura le sue danze tradizionali, come la “rota”. Il tema delle “passate” è stato scelto in particolare perché forme diffuse ed evocative anche di narrazione della storia della Calabria, di incontro e ibridazione di stili e formule narrative diverse, oltreché espressione di quella tendenza tipica del Meridione di fare della musica e della danza strumenti identitari preferenziali. Per meglio rievocare il variegato e dinamico patrimonio culturale e storico della Regione gli Aramonesi hanno scelto anche quest’anno di proporre diversi momenti di sperimentazione e intrattenimento. La serata inizierà alle ore 20 con la Sagra Aramonese dedicata alle “Passate specialità”: piatti tipici come i “fileja” al sugo e la “suriaca”, ma anche dolci deliziosi come le “zeppole” e le “curicchie”, il tutto innaffiato con vini inebrianti rossi e di zibibbo. Alle 20:30 inizierà lo spettacolo coreutico itinerante dei Giganti di cartapesta Mata, nobile siciliana, e Grifone, il suo spasimante saraceno che a lungo l’insegue e per lei si converte. Allieteranno la serata anche i “Dodoydudupromo”, duo di artisti giocolieri e sputafuoco. Alle 21:15 inizierà lo spettacolo presso piazza 8 Marzo inaugurato, con sullo sfondo le fotografie delle scorse edizioni del festival, da un omaggio “di Parole Passate” a Vittorio De Seta, scomparso nel 2011 e molto legato alla Calabria e alle sue tradizioni, cui ha dedicato gli splendidi documentari “I dimenticati” e “In Calabria”. Alle 21:30, prima dei concerti “ufficiali”, avrà luogo un piccolo fuori programma con l’esibizione degli “Officina Kalabra”, il gruppo di giovanissimi artisti provenienti da Brattirò, Rombiolo e Tropea, freschi di esordio, guidati dal maestro di liuteria Francesco Braccio. Subito dopo, i Dericati e Salvatore Megna: i Dericati, dal nome usato in molti dialetti calabresi per indicale le “radici”, sono un gruppo di ricercatori e suonatori di musiche e motivi tradizionali delle diverse zone di provenienza dei suonatori; Salvatore Megna è, invece, un “mastru cantaturi”, un autentico cantore e portatore delle tradizioni musicali della sua zona (Mesoraca) che accompagna con il suo strumento d’elezione, la chitarra battente. Il concerto continuerà con i Lisarusa, gruppo che prende il nome da una leggendaria fanciulla chiamata Lisa “a russa”, emblema ideale di una Calabria prima pagana, poi Cristiana e infine preda dei Saraceni, e che si dedica, fin dal 2004 allo studio e alla rielaborazione di canti, sonate e tradizioni musicali delle diverse zone della Calabria e in particolare di Guardavalle, un paesino in provincia di Catanzaro da cui il gruppo ha preso origine; per l’occasione, il gruppo si esibirà con la partecipazione straordinaria di Valentina Balestrieri, cantante tradizionale e interprete dei brani della celebre cugina cantante e cantastorie siciliana, Rosa. Ultima, ma non meno importante, l’esibizione dei “Radici Calabre”, gruppo composto da giovanissimi suonatori che hanno riscoperto la musica tradizionale e l’hanno maturata fuori dall’ambiente tradizionale, nel campus universitario dell’Università della Calabria, producendo un vivace “folk-revival” accompagnato con strumenti tradizionali e moderni. Per concludere degnamente la serata, il beneaugurante rogo della “cameiuzza”, simbolo della liberazione normanna dalla dominazione saracena e, quindi, del riscatto calabrese da ogni forma di giogo. Il Tamburello festival 2012 dedicherà, quindi, la sua serata conclusiva alla memoria di un passato che, proprio come le passate, non fa che ripresentarsi nelle sue variazioni per raccontare storie antiche eppure attuali, di sicuro sempre molto affascinanti.
Eleonora Lorenzo
Pubblicato su Calabria Ora il 18 agosto 2012 p. 25