A ZAMBRONE – Stasera si balla
TAMBURELLO UN EVENTO POPOLARE RICCO DI CULTURA
Ospiti del’edizione 2012: Salvatore Megna, Dericati, Lisarusa e Radici Calabre
di NICOLA COSTANZO
ZAMBRONE - Ci siamo. Oggi il Tamburello festival, organizzato dal Centro studi umanistici e scientifica Aramoni, presenterà, con la nona edizione, la sua interpretazione della Calabria. Lo farà seguendo un percorso originale, che investirà i più significativi e meno conosciuti segmenti della vita di questa terra. La musica etnico-popolare, attraverso cui si snodano i sentimenti, le paure, le ossessioni, gli amori e il sacrificio della sua gente, costituisce il leit-motiv che marca in cinque passaggi, rappresentati da tre gruppi esperti in musica etnica e un cantaturi, ossia un cantastorie in musica che evoca e rievoca gesta, passioni ed eventi del passato. Lo farà anche ricordando Vittorio De Seta, il grande regista che (tra i pochi, insieme a Pier Paolo Pasolini) amò e cercò di capire la Calabria. E lo farà anche presentando al pubblico, che stando alle previsioni supererà ampiamente nel numero quello già ampio accorso nell’edizione dello scorso anno. Salvatore Megna, i Lisarusa, I Dericati e le Radici Calabre, ciascuno secondo il proprio stile e la propria concezione artistica coinvolgeranno giovani e appassionati in un racconto della nostra vicenda storico-culturale assolutamente inedito e ricco di tonalità che muovono dall’antico verso il moderno, di sonorità capaci di evocare i nostri antichi paesaggi marini e montani, la vita dei villaggi e delle città della Calabria dì un tempo e di ritmi che faranno muovere i piedi dei presenti da soli trascinando i corpi nelle scatenate tarantelle che saranno proposte. Ad arricchire la serata la tradizionale esposizione d’arte e artigianato, un simbolico omaggio a Vittorio De Seta e una ricca rassegna fotografica dedicata alle feste popolari in Calabria (specie nel Pollino e in Aspromonte). La formula scelta dall’associazione Aramoni, guidata da Corrado L’Andolina e dal suo gruppo storico di volontari, associa, dunque, la gastronomia zambronese, assai ricca e gustosa, la tradizione dolciaria, altrettanto accattivante con uno spettacolo musicale che ha come obiettivo divertimento e riflessione e intende, a suo modo, svolgere una funzione che definire educativa non è errato. Sono gli stessi Calabresi che spesso ignorano gli eventi della loro storia e le cause della loro condizione. Figuriamoci fuori dalla regione cosa possono sapere a parte che la Calabria, come la Campania e la Sicilia, è terra di criminalità, secondo la consegna informativa della grande stampa. Cosicché l’altro che c’è, che si adagia sulla polvere della storia viene colà lasciato fino a scomparire anche dalla memoria. Lo sforzo di questi giovani di Aramoni mira a risvegliare l’attenzione proprio su quell’altro che c’è. E dentro il quale è racchiusa l’umanità dei Calabresi, il loro senso dell’ospitalità, la religiosità, la sensibilità, la facoltà di piangere e di ridere, di soffrire e di sacrificarsi e soprattutto di raccontare e raccontarsi, parlando poco e dicendo l’essenziale e, tuttavia, racchiudendo in tutto ciò il loro senso dell’essere e di vivere, visto che quello dell’avere non sempre è stato riconosciuto e qualche volta è stato loro sottratto. Per ragioni storiche, si dirà. Perché la storia, quella con la S maiuscola guardava altrove. Ma l’altra, la nostra comunque era sopravvissuta e chiede di essere conosciuta. Nelle scuole. Sulle piazze. Nei cuori. E’ questo il senso di questa manifestazione, tra le più importanti e significative del Vibonese, già riconosciuta, lo scorso anno, come principale evento estivo di quest’area. Gli ingredienti rimangono gli stessi: spettacolo e gastronomia, cultura e riflessione, divertimento con gli artisti scelti e ballo. Ballo anche con i Giganti e la Cameiuzza i focu, retaggio di un lontano passato che mette insieme sofferenza e volontà di riscatto. L’appuntamento è in piazza Otto marzo ma l’intera comunità sembra mobilitata per la riuscita del festival. Ospiti arriveranno dai vari angoli della Calabria per mostre di pittura, di strumenti musicali, di artigianato calabrese e di oggettistica ispirata alla vita ed alle tradizioni della Calabria.
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 18 agosto 2012 p. 48